AFRICA/SIERRA LEONE - Difficoltà di accesso alle carenti strutture sanitarie per i 320 mila abitanti di Pujehun

giovedì, 14 novembre 2013

Pujehun (Agenzia Fides) - Appena entri nel distretto di Pujehun, situato nella Provincia del Sud, l’asfalto finisce e, con la stagione delle piogge, la strada è tutta buche e pozzanghere, i collegamenti con le zone rurali sono assenti, manca un ponte e il fiume si attraversa con una zattera, se il livello dell’acqua lo consente. Ci sono poche auto, qualche taxi, tanti poda poda (minivan stracarichi di persone) moto e alcune biciclette, ma quando non piove i 320 mila abitanti del distretto, con una densità di 57 abitanti per chilometro quadrato, si spostano piedi. Queste sono alcune delle motivazioni che rendono difficile, se non impossibile, l’accesso agli ospedali di zona tra i quali quello costruito nel 2010, dove lavorano i volontari di Medici per l’Africa CUAMM, che è spesso senz’acqua e con i cavi elettrici da rifare, dove ci sono i reparti di maternità e di pediatria. Poi c’è il Main Hospital che è l'ospedale ‘vecchio’, dove ci sono gli altri reparti per la cura degli adulti in realtà il medico sierraleonese è uno per tutto il distretto. In ospedale lavorano un chirurgo pediatrico, un pediatra, due ostetriche, un tecnico anestesista e circa 25 infermiere. Nel distretto ci sono 6 centri di salute e 72 unità periferiche che funzionano da filtro, tantissimi parti vengono fatti lì e si fa ricorso all’ospedale solo per i casi più gravi. A Pujehun l’ospedale è visto come l’anticamera dalle morte, fa paura, molte persone non vanno o arrivano troppo tardi oltre che per le loro barriere culturali, per le grandi distanze e le enormi difficoltà per percorrerle. Tra buche e salti, nella città ci sono un mercato, un campo da calcio e uno da pallavolo, le scuole, una chiesa, una moschea, la prigione e l’ospedale. (AP) (14/11/2013 Agenzia Fides)


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