AMERICA/REPUBBLICA DOMINICANA - La Chiesa a difesa del creato e contro la distruzione del patrimonio naturale

giovedì, 7 novembre 2013

La Vega (Agenzia Fides) – Il Vescovo di La Vega, Sua Ecc. Monsignor Antonio Camilo Gonzalez, ha lanciato un appello ai sacerdoti, ai diaconi e ai rappresentanti dei vari settori della pastorale per la difesa e la conservazione del patrimonio naturale nazionale, rappresentato dalla stupenda zona di Loma Miranda. In un comunicato della diocesi, inviato anche all’Agenzia Fides, il Vescovo afferma che questa area è una fonte di vita creata da Dio per l'umanità, e chiede che venga dichiarata dal Senato, parco nazionale per evitare la sua distruzione. Nello stesso comunicato invita il popolo dominicano a partecipare alla grande veglia organizzata per sabato 16 novembre sul sagrato della Cattedrale di La Vega, per continuare a manifestare il rifiuto totale all’attività estrattiva mineraria di Falcondo Xstrata Niquel, una delle più grandi società minerarie presenti nella Repubblica Dominicana, che ha sede a Toronto (Canada), dedita alla produzione di ferro-nichel nella zona di Loma Miranda.
Ieri, 6 novembre, si era già tenuta una marcia di protesta contro i piani di sfruttamento minerario di questa società. Centinaia di persone, portando delle croci, avevano marciato per 20 km, lungo l'autostrada Duarte, bloccando il traffico delle automobili, dalla città di La Vega fino a Loma Miranda. I manifestanti hanno inoltre realizzato crocifissioni simboliche e acceso grandi falò per richiamare l'attenzione delle autorità.
Nella nota inviata all’Agenzia Fides si riferisce che la protesta è stata guidata da Padre Rogelio Cruz, il quale ha detto che quanti si oppongono allo sfruttamento minerario non saranno scoraggiati nella loro lotta fino a quando il Potere esecutivo non deciderà di fermare il progetto, dichiarando la zona parco nazionale protetto. Padre Rogelio Cruz ha inoltre dichiarato: "La distruzione di questa preziosa risorsa naturale deve essere evitata, al fine di garantire la sopravvivenza alle generazioni presenti e future della Repubblica Dominicana". (CE) (Agenzia Fides, 07/11/2013)


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