ASIA/FILIPPINE - Molti gli organismi cattolici coinvolti nelle operazioni di soccorso alla popolazione colpita dal sisma

martedì, 22 ottobre 2013

Quezon City (Agenzia Fides) – Continuano i soccorsi a Bohol e in alcune zone della regione centrale dell’arcipelago filippino delle Visayas. Nell’ultimo aggiornamento inviato all’Agenzia Fides dalla Camillian Task Force Filippine, padre Dan Vicente Cancino, MI, (vedi Agenzia Fides 18/10/2013), riporta che a Cebu e Bohol sono stati registrati 13 smottamenti e 1.391 scosse di assestamento con un fuggi fuggi generale verso il Barbara Sports Complex di Toledo City, e l’Auditorium di Pinamungahan a Cebu. Nel resoconto di p. Dan le morti riportate sono 171, i feriti 375 e 21 i dispersi nelle province di Cebu, Bohol e Siquijor. Il National Disaster Risk Reduction and Management Council ha registrato 1.285 piccoli villaggi dei 52 municipi seriamente danneggiati e un totale di circa 3,426,718 persone colpite. Tra queste, 20.034 famiglie vivono in 85 centri di evaquazione, costrette ad abbandonare circa 19.309 abitazioni, delle quali 2.938 andate completamente distrutte e 16.371 parzialmente danneggiate. Strade, servizi pubblici, ospedali, scuole e siti storici sono crollati o parzialmente danneggiati. Tuttavia, i principali porti e aeroporti hanno ripreso a funzionare nonostante i gravi danni subiti, mentre 21 ponti e 4 strade restano impraticabili. Molti comuni, soprattutto a Bohol, sono ancora privi di energia elettrica e acqua potabile. Iniziano a scarseggiare anche le riserve alimentari e molti market non sono più agibili. Secondo fr. Yking de la Pena e p. Warli Salise, della diocesi di Tagbilaran, le aree di interesse principali degli interventi rimangono Maribojoc e Loon con le rispettive 4.526 e 4.420 famiglie colpite dal sisma. Ulteriori valutazioni si stanno facendo dei danni subiti dall’Arcidiocesi di Cebu. Ad oggi, le autorità governative non hanno ancora fatto alcuna richiesta di intervento alla comunità internazionale. Insieme alla Conferenza Episcopale locale, alla Camillian Task Force, sono coinvolte negli aiuti anche altre agenzie cattoliche, come la Caritas della Nuova Zelanda, il Catholic Agency For Overseas Development (CAFOD) di Inghilterra e Galles e il Catholic Relief Services. (AP) (22/10/2013 Agenzia Fides)


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