ASIA/MALAYSIA - Uso del termine “Allah”: verdetto d’appello sfavorevole ai cristiani. “Si viola la libertà religiosa”

lunedì, 14 ottobre 2013

Kuala Lumpur (Agenzia Fides) – La Corte d’appello di Kuala Lumpur, con una sentenza pronunciata questa mattina, ha proibito l’uso del temine “Allah” per indicare “Dio” nelle pubblicazioni del settimanale cattolico “Herald”, della diocesi di Kuala Lumpur. Il verdetto ribalta la sentenza di un tribunale di primo grado che, il 31 dicembre del 2009. Allora il settimanale aveva presentato un procedimento giudiziario, sostenendo il proprio diritto di usare la parola “Allah”, che una disposizione del governo proibiva, ritenendolo appannaggio esclusivo dei musulmani.
Forte disappunto fra i cristiani malaysiani per una sentenza giudicata “ingiusta e lesiva dei diritti”. Interpellato dall’Agenzia Fides, p. Lawrence Andrew, Direttore del settimanale “Herald Malaysia”, dichiara: “Siamo delusi, perché il verdetto viola un diritti alla libertà religiosa e di espressione sanciti nella Costituzione. 'Allah' è termine ampiamente utilizzato dai cristiani arabi, in tutto il mondo e si trova nella Bibbia in lingua malaysiana da 400 anni”. Lasciando trapelare amarezza, p. Andrew annuncia che “in accordo con l’Arcivescovo di Kuala Lumpur, editore dell’Herald, ricorreremo alla Corte suprema, quella federale”. Secondo il Direttore, la sentenza “è stata evidentemente condizionata da pressioni politiche”. Il giudizio, tuttavia, “è limitato alla pubblicazione dell’Herald, dunque non tocca la Bibbia e le liturgie cristiane”.
Mentre fuori dal tribunale vi sono state manifestazioni di militanti del partito islamico “Perkasa”, p. Andrew annuncia che “tutti cristiani malaysiani vivranno nei prossimi giorni una veglia di preghiera, pregando per la pace e per la libertà religiosa in Malaysia”. Il Direttore ricorda che un antico Dizionario Latino-Malay, edito dalla Congregazione di “Propaganda Fide” nel 1631, rappresenta “la prova decisiva sull’uso del termine Allah, legittimo per i cristiani”.
Sui circa 28 milioni di abitanti in larga maggioranza musulmani (60%), i cristiani in Malaysia oltre 2,6 milioni. Fra questi, i cristiani indigeni, che usano per il culto la lingua locale (e dunque chiamano Dio “Allah”), si trovano soprattutto nelle province di Sabah e Sarawak (nel Borneo malaysiano) e sono circa 1,6 milioni di credenti. (PA) (Agenzia Fides 14/10/2013)


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