ASIA/COREA DEL SUD - Oltre 45mila fedeli alla Messa del Card. Filoni per il Giubileo della diocesi di Suwon

giovedì, 3 ottobre 2013

Suwon (Agenzia Fides) – E’ stata una celebrazione eucaristica intensa, vibrante di preghiera e partecipata da oltre 45mila fedeli quella tenutasi oggi nello stadio di Suwon, presieduta dal Card. Fernando Filoni, Prefetto della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, in visita in Corea del Sud. “La Messa ha fatto memoria del 50° anniversario di fondazione della diocesi, ed è stato il momento conclusivo di un Anno giubilare diocesano, che abbiamo vissuto incentrandolo sul tema dell’Imitazione di Cristo”, spiega entusiasta all’Agenzia Fides S. Ecc. Mons. Matthias Ri Iong-hoon, Vescovo di Suwon. “Siamo grati al Papa e al Cardinale Filoni: i fedeli si sentono incoraggiati e felici. Questa celebrazione è stata un segno di forte unità con la Santa Sede, che ci infonde gioia e speranza. Diamo gloria a Dio”, prosegue il Vescovo, raccontando a Fides l’Anno giubilare. “Per la comunità diocesana è stato un anno segnato dalla preghiera e focalizzato sull’approfondimento della fede. Ricordiamo in particolare il significativo pellegrinaggio diocesano ai 14 santuari di martiri esistenti in Corea”.
Il Vescovo guida una diocesi che in Corea è la seconda per grandezza, dopo Seul: “Abbiamo 430 preti, un milione di cattolici e tante vocazioni. Il Seminario interdiocesano di Suwon accoglie attualmente 190 seminaristi, fra i quali 40 vengono da diocesi confinanti e 2 dalla Cina. Inoltre 1.300 ragazzi del scuole medie frequentano un corso propedeutico all'ingresso in seminario”, riferisce. Sono i frutti di un lavoro pastorale che dura da 50 anni, “caratterizzato da un impegno missionario costante”, spiega. “Lo sforzo di evangelizzazione – prosegue Mons. Ri Iong-hoon – ha visto un costante potenziamento delle parrocchie che ora sono 202, con una media 4.000 fedeli cattolici ognuna. Qui la catechesi e la liturgia hanno l’obiettivo di rafforzare la fede del popolo di Dio. Rivolgiamo, inoltre, la missione soprattutto ai giovani, presi nelle maglie di una cultura che troppo spesso li allontana da Dio. Per questo abbiamo diversi preti impegnati nel Centro diocesano di Pastorale giovanile. Per noi appuntamenti come la Giornata Mondiale della Gioventù con il Papa o quella celebrata a livello diocesano sono molto importanti”.
Altro aspetto che vede la Chiesa in prima linea è la pastorale sociale: “Siamo impegnati nell’accoglienza e assistenza degli immigrati, che vengono per lavoro in Corea da paesi come Filippine, Cina, Vietnam ma anche da Africa e America Latina. Siamo attivi nella pastorale delle carceri. Un settore speciale della Caritas è l’accompagnamento ai cittadini della Corea del Nord: li aiutiamo inserirsi nel tessuto sociale: sono 30mila in tutta la Corea, dei quali 7mila a Suwon”, puntualizza Mons. Ri.
Non manca la presenza nel settore-chiave dell’istruzione: la Chiesa gestisce 40 asili, 5 scuole elementari, 5 scuole medie, 2 licei con oltre 3.000 giovani iscritti. “In queste opere, che mostrano la presenza viva della Chiesa nella società, il laicato cattolico è molto attivo, dinamico e ben organizzato. Oltre 30 fra associazioni e movimenti ecclesiali offrono un contributo fondamentale nel lavoro pastorale”, conclude il Vescovo, auspicando che “a conclusione del Giubileo, il popolo di Dio abbia sempre il cuore, al mente e le forze rivolte nell’impegno missionario”. (PA) (Agenzia Fides 3/10/2013)


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