AFRICA/SENEGAL - Il Nunzio in Senegal denuncia gli “interessi egoisti” che impediscono la pace in Siria

lunedì, 9 settembre 2013

Dakar (Agenzia Fides)-“Il nostro impegno per la pace non dipende da semplici considerazioni umane: proviene dal dono della “Pace” che il Cristo ha fatto ai nostri cuori; in questo senso la giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria è anche una giornata per la pace nei nostri cuori” ha affermato Mons. Luis Mariano Montemayor, Nunzio apostolico in Senegal, in Guinea Bissau e Capo Verde, sabato 7 settembre, alla veglia di preghiera per la pace in Siria, nel Medio Oriente e nel mondo, organizzata dall’Arcidiocesi di Dakar, nella chiesa di Saint Pierre de Baobabs, in comunione con la Chiesa universale che ha raccolto l’appello lanciato da Papa Francesco.
Mons. Montemayor ha quindi aggiunto: “di conseguenza, seguendo l’appello del Santo Padre, arriva, per tutti noi, il momento di mobilitarci per operare nella nostra vita quotidiana segni efficaci di solidarietà a favore del popolo siriano profondamente sofferente. L’inerzia personale significherebbe un tradimento nei confronti dei fratelli e delle sorelle siriani che si trovano nel bisogno, e soprattutto, comporterebbe un grave peccato di omissione degno della collera di Dio”.
Il Nunzio non ha nascosto le difficoltà della situazione venutasi a creare in Siria e in Medio Oriente. “In quanto diplomatico con una certa esperienza di crisi internazionali, non vi nascondo che non vi sono soluzioni magiche a questa crisi. La stretta logica degli interessi egoisti nazionali e delle diverse lobby operano da tempo con vigore e possono impedire ogni soluzione razionale alla presente crisi”.
“Ma niente è impossibile a Dio” ha enfatizzato Mons. Montemayor che ha concluso la sua riflessione invocando il soccorso della Vergine Maria, Regina della Pace. (L.M.) (Agenzia Fides 9/9/2013)


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