AFRICA/CENTRAFRICA - Sette persone uccise dai ribelli Seleka nel nord-ovest del Paese

venerdì, 30 agosto 2013

Bangui (Agenzia Fides)- Ancora caos e violenze nella Repubblica Centrafrica, Paese che è stato definito di recente a rischio di “somalizzazione” dal Presidente francese François Hollande. Gli elementi incontrollati della coalizione degli ex ribelli Seleka continuano a vessare e uccidere i civili, al punto che 5000 persone si sono riversate sulle piste dell’aeroporto della capitale, Bangui, in cerca di protezione da parte delle truppe francesi e della missione africana che difendono la struttura. I soldati francesi e africani sono riusciti la sera del 29 agosto a convincere gli abitanti a tornare nelle loro case.
Le notizie che sono pervenute all’Agenzia Fides da altre zone del Paese danno conto di una situazione altrettanto drammatica di quella della capitale.
Una nota inviata a Fides da fonti locali, nei pressi di Ngaoundaye, una cittadina di circa 6.500 abitanti, situata all’estremo nord-ovest del Paese, a poco più di 10 km dal confine del Ciad e a 15 km da quello del Camerun, nella notte del 27 agosto, sette pastori Peuls che si recavano Mbaimboum per vendere i loro buoi sono stati attaccati nei campi degli abitanti del villaggio Makele da uomini armati che affermano appartenere a Seleka”.
L’attacco ha provocato due morti e due feriti tra i pastori. I tre che sono riusciti a fuggire hanno avvertito gli uomini di Seleka basati a Ngaoundaye e a Bang. Questi ultimi si sono recati sul posto ed hanno avviato una ricerca nell’area del villaggio di Makele, alla ricerca degli assassini. “Hanno ucciso a sangue freddo sette contadini che stavano tranquillamente lavorando nei loro campi e ne hanno ferito altri due” riferiscono le fonti di Fides. “Hanno inoltre incendiato nove case”. I “giustizieri” di Seleka hanno inoltre rubato cinque buoi. (L.M.) (Agenzia Fides 30/8/2013)


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