ASIA/PAKISTAN - Nuovo rapporto sullo stato dei diritti umani: “l’intolleranza è tollerata”

giovedì, 25 luglio 2013

Islamabad (Agenzia Fides) – “Una intolleranza pervasiva è ampiamente tollerata in Pakistan”: afferma un nuovo Rapporto sullo stato dei diritti umani nel paese, pubblicato dalla “Human Rights Commission of Pakistan” (HRCP), una delle Ong più note e diffuse a livello capillare nel paese. Il Rapporto, inviato all’Agenzia Fides, documenta le gravi violazioni dei diritti umani registrate nel 2012, mettendo in luce alcuni punti chiave che toccano la vita delle minoranze religiose.
Il testo giunto a Fides afferma che “violenza e persecuzione delle minoranze etniche e religiose sono continuate nel 2012, mentre si sono registrati piccoli sforzi per assicurare i colpevoli alla giustizia”. Le cifre sono eloquenti: 583 persone sono state uccise e 853 ferite in 213 episodi di attentati o scontri settari. In tali episodi ben 20 cittadini ahmadi (considerati una setta eretica dai musulmani, ndr) sono stati uccisi a causa della loro identità religiosa, mentre a Karachi, sei chiese cristiane sono state attaccate nel 2012.
Un capitolo è dedicato alla questione della riforma legge sulla blasfemia, invocata da molti, ma che “è stata lasciata intatta”. Si è registrato un preoccupante “immobilismo politico”: gli interventi legislativi programmati per migliorare la vita delle minoranze – denuncia il testo – sono stati accantonati. Nel 2012, 23 accuse di blasfemia sono stati registrati contro i musulmani, 8 contro i cristiani e 5 contro gli ahmadi. Il rapporto della HRCP invoca l’abolizione della legge di blasfemia e raccomanda che i casi siano di competenza dell’Alta Corte, non dei tribunali di primo grado, sensibili alle pressioni dei gruppi estremisti. Inoltre, si osserva, molti avvocati difensori sembrano restii a prendere in carico in questi casi per paura di ritorsioni.
Il Rapporto pone lo sguardo anche sulla situazione della Provincia del Beluchistan, che resta instabile, affermando che tra il 2008-2012 sono stati uccisi 758 membri della comunità sciita e, nel solo 2012, 100 sciiti hazara. La violenza etnica e settaria è diffusa a Karachi – nota il testo – dove nel 2012 2.284 persone sono morte in scontri etnici, confessionali o di matrice politica e sono stati uccisi 356 attivisti politici. (PA) (Agenzia Fides 25/7/2013)


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