AFRICA/EGITTO - Rinviata la visita del Patriarca Mathias I. Nessuna “mediazione copta” sulla diga etiope (Aggiornamento)

giovedì, 13 giugno 2013

Alessandria (Agenzia Fides) - Il Patriarca della Chiesa ortodossa d'Etiopia Mathias I ha rinviato la visita di 4 giorni in Egitto che avrebbe dovuto effettuare a partire dal prossimo 17 giugno. Il forfait smentisce di fatto le ipotesi circolate sulla possibilità di una “mediazione ecclesiale” condotta da Abuna Mathias e dal Patriarca copto ortodosso Tawadros II intorno alla questione spinosa della diga della Grande Rinascita che sta mettendo in tensione i rapporti tra Egitto e Etiopia.
Secondo i media egiziani, Papa Tawadros si era incontrato martedì 11 giugno con alcuni leader politici egiziani appartenenti alla Chiesa copta anche per raccogliere informazioni e suggerimenti intorno alla vicenda della diga. All'incontro, avvenuto nel Monastero di Anba Bishoy a Wadi Al-Natrun, vicino Alessandria, erano presenti anche l'ex ministro del turismo Mounir Fakhry Abdel-Nour e Samir Morcos, ex consigliere del Presidente Mohamed Morsi.
Il governo egiziano teme che il progetto etiope della grande diga della Rinascita possa avere impatto negativo sul volume delle acque del Nilo finora a disposizione dell'economia e dei bisogni primari della popolazione. Già a fine maggio l'Etiopia ha iniziato a deviare il corso del Nilo blu in direzione della diga in costruzione.
Nelle scorse settimane erano circolate indiscrezioni – poi smentite con forza dal Patriarcato copto – secondo cui il governo egiziano avrebbe chiesto anche l'intermediazione di Papa Tawadros per risolvere i problemi con Addis Abeba.
Le autorità etiopi finora non si mostrano intenzionate di rimettere mano al progetto. Secondo l'istituto egiziano di Programmazione nazionale, l' Egitto avrà bisogno entro il 2050 di 21 miliardi di metri cubi d'acqua all'anno in aggiunta ai 55 milioni che attualmente rispondono al fabbisogno nazionale.
La Chiesa ortodossa d'Etiopia è stata vincolata giurisdizionalmente al Patriarcato copto di Alessandria d'Egitto fino al 1959, anno in cui è stata riconosciuta come Chiesa autocefala dal Patriarca copto Cirillo VI. (GV) (Agenzia Fides 13/6/2013).


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