ASIA/TURCHIA - Una moschea a piazza Taksim?

venerdì, 7 giugno 2013

Istanbul (Agenzia Fides) – Il Premier turco Tayyip Erdogan, rientrato ieri in Patria dopo la sua visita in alcuni Paesi del Maghreb, ha chiesto la «fine immediata» delle manifestazioni innescatesi in molte città turche a partire dalle proteste in difesa degli alberi del parco Gezi a Istanbul. Nei giorni scorsi, anche da Tunisi, Erdogan ha ribadito la sua intenzione di non rimetter mano al piano di risistemazione urbana dell'area di piazza Taksim che ha scatenato il movimento si contestazione contro il suo governo. Lo stesso Primo Ministro, secondo fonti turche consultate dall'Agenzia Fides, ha riferito che il nuovo progetto di riorganizzazione della zona centrale di Istanbul prevede anche la costruzione di una grande moschea di fronte alla chiesa greco-ortodossa della Santissima Trinità, all'inizio della Istiklal Caddesi, importante via commerciale del quartiere. Il progetto di edificazione del tempio islamico accanto a una chiesa – che il premier ha valorizzato anche come un simbolo del dialogo inter-religioso - comporterebbe l'abbattimento di diversi edifici commerciali dislocati su un terreno appartenente alla Fondazione dell'ospedale greco di Balikh.
Sulla Istiklal Caddesi, a poche centinaia di metri da piazza Taksim, sorge anche la chiesa cattolica di Sant'Antonio da Padova, officiata dai Francescani Conventuali. Nei giorni scorsi anche l'area intorno alla chiesa è stata teatro di scontri tra manifestanti e forze di sicurezza. «Ma adesso» riferisce all'agenzia Fides padre Adrian Baciu OFMConv «la situazione appare calma. L'area circostante a piazza Taksim è chiusa e la protesta ha assunto la fisionomia di un pacifico festival giovanile». Il pomeriggio e la sera in tutta l'area si riversano molti studenti delle scuole e delle Università di Istanbul, alla fine delle lezioni. Nella chiesa, frequentata anche da comunità turche del Cammino neocatecumenale, le attività catechetiche e liturgiche proseguono regolarmente. “In questi giorni vengono anche parecchi giovani manifestanti” spiega padre Adrian “ma entrano come semplici visitatori, in silenzio, senza bandiere e cartelli. Speriamo che tutto si risolva pacificamente, e che non ci siano altri scontri”. (GV) (Agenzia Fides 7/6/2013).


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