COMUNICATO STAMPA DELLA CONFERENZA EPISCOPALE SPAGNOLA: a seguito dell’approvazione del Decreto Legge che applica la legge sulla Riproduzione Assistita, 29 ottobre 2004

sabato, 4 dicembre 2004

Il Consiglio dei Ministri ha promosso oggi un Reale Decreto Legge che snatura le modifiche della riforma del novembre 2003 (45/2003) della Legge sulla Riproduzione Assistita. Questo Decreto permette di “produrre embrioni praticamente senza restrizioni, ed apre le porte all’investigazione con esseri umani allo stato embrionale. Dinanzi questa nuova misura che si contrappone alla dignità dell’uomo ed al suo diritto alla vita, ricordiamo alcune considerazioni previe sull’argomento:

1. La produzione di esseri umani in laboratorio, indipendentemente dallo scopo, si contrappone alla dignità della persona ed è eticamente inammissibile. “La Conferenza Episcopale Spagnola ha denunciato più volte la Legge sulla Riproduzione del 1988 come una legge ingiusta. A suo giudizio, questa viola il diritto dei figli di essere generati nell’atto fecondo di donazione interpersonale dei genitori” (Una riforma in meglio, ma molto insufficiente (25 luglio 2003), n.1).

2. La sperimentazione con questi esseri umani “che avanzano” dai processi di fecondazione è un altro attentato contro la sua dignità personale: “L’embrione umano merita il rispetto dovuto alla persona umana” (Ibidem, n.4).
“Scongelare gli embrioni “in avanzo” per rianimarli e poi togliergli la vita per ottenere le loro cellule madre come materiale di sperimentazione, è un’azione assai illecita che non può essere giustificata da nessuna finalità teoricamente terapeutica” (Per una scienza al servizio della vita umana (25 maggio 2004), n.3.3).

3. “E’ prevedibile un incremento del numero di embrioni congelati e il riproporsi in modo ancora più grave di una situazione che aveva già destato un certo allarme sociale” (Ibidem, n.3.2).

4. L’investigazione con cellule madre provenienti da adulti è un’alternativa reale. Questa feconda via d’investigazione non implica alcun problema etico ed ha già ottenuto risultati che la Chiesa sostiene e vede con speranza.

5. Questi esperimenti comportano, implicitamente, l’applicazione dei loro risultati alla clonazione con fini terapeutici. “La verità è che la clonazione riproduttiva e la clonazione “terapeutica” o “d’investigazione” non sono due tipi diversi di clonazione: implicano lo stesso processo tecnico di clonazione e divergono soltanto sugli obiettivi che perseguono” (La Santa Sede all’ ONU sulla Clonazione, Osservatore Romano (edizione inglese) 17 ottobre 2004, n.7). Sia l’una che l’altra attentano contro la dignità della persona.

La conclusione è chiara: “per quanto possa essere nobile il fine che si persegue, la produzione, manipolazione e distruzione di embrioni umani è inaccettabile moralmente. L’essere umano non può mai essere strumentalizzato. La scienza e la tecnologia richiedono l’etica per non degradare, ma bensì promuovere, la dignità umana” (Nota sull’uso di embrioni umani nell’investigazione sulle cellule madre (19 dicembre 2002), n.5).
Ricordare queste esigenze etiche della scienza non significa né diffidare né opporsi al progresso scientifico, ma garantire che la scienza sia al servizio dell’uomo e del suo vero progresso.


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