VATICANO - LA CATECHESI DEL PAPA ALL’UDIENZA GENERALE: “DIO NON ABBANDONA MAI IL SUO POPOLO NEL BARATRO DEL NULLA E DELLA DISPERAZIONE”

venerdì, 30 maggio 2003

Città del Vaticano (Agenzia Fides) – Durante l’Udienza Generale di mercoledì 28 maggio in Piazza San Pietro, il Santo Padre ha commentato il Salmo 107 della Liturgia delle Lodi: “Lode a Dio e invocazione di aiuto”. “Esso presenta una caratteristica, a prima vista, sorprendente. La composizione altro non è che la fusione di due frammenti salmici preesistenti – ha spiegato il Papa -. In pratica il Salmo 107 mostra come già Israele nell’Antico Testamento riutilizzava e attualizzava la Parola di Dio rivelata.”
Nella nuova composizione “speranza e incubo si fondono insieme e diventano sostanza della nuova preghiera, tutta protesa a seminare fiducia anche nel tempo della prova vissuta da tutta la comunità.” Il Salmo si apre con un inno gioioso di lode per “la fedeltà amorosa del Signore nei confronti dell’alleanza col suo popolo. Sulla base di questa fedeltà, il popolo è sicuro di non venire mai abbandonato da Dio nel baratro del nulla e della disperazione.”
Nella seconda parte del Salmo all’angoscia di Israele, che sente Dio come assente e distante, si oppone la voce dell’oracolo del Signore: “Con immagini colorite di taglio militare o di impronta giuridica si proclama la signoria divina sulla terra promessa. Se il Signore regna, non si deve temere: non si è sballottati qua e là dalle forze oscure del fato o del caos. C’è sempre, anche nei momenti tenebrosi, un progetto superiore che regge la storia. Questa fede accende la fiamma della speranza. Dio indicherà comunque una via d’uscita... Dio tornerà a rivelarsi, a sostenere e guidare il suo popolo. Solo da Lui può venire l’aiuto decisivo e non dalle alleanze militari esterne, cioè dalla forza delle armi. E solo con Lui si otterrà la libertà e si faranno «cose grandi»(S.L.) (Agenzia Fides 30/5/2003 – Righe 20; Parole 300)


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