AMERICA/BRASILE - Ancora vittime a causa della cattiva gestione della sanità dei popoli indigeni

giovedì, 16 maggio 2013

Maranhão (Agenzia Fides) – La mancanza di azioni e programmi per offrire una buona assistenza sanitaria agli indigeni e ai contadini da parte del governo brasiliano continua a produrre vittime. Lo scorso 11 maggio, l'indigena Ajrua Awa-Guajá, di 40 anni, madre di cinque figli, che risiedeva nel villaggio Awa, nella Terra indigena Caru, nel nord-ovest Maranhão (Brasile), è morta di Calazar (leishmaniosi viscerale). Casi come questo potrebbero essere facilmente evitati se ci fosse più serietà e professionalità nel settore della sanità.
La denuncia arrivata a Fides viene dal Consiglio Missionario Indigeno (CIMI), della regione di Maranhão, che ha rilasciato una dichiarazione in cui si "rammarica di questa nuova morte e ribadisce il suo impegno per il diritto del popolo ad un servizio specifico e differenziato, che comprende tra le altre cose, un team multidisciplinare per assistere direttamente la popolazione e maggiori investimenti per il miglioramento della salute indigena".
(CE) (Agenzia Fides, 16/05/2013)


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