ASIA/COREA DEL NORD - Un americano condannato ai lavori forzati: dalle religioni un appello al dialogo

giovedì, 2 maggio 2013

Seul (Agenzia Fides) – “Credo che il caso di Kenneth Bae sarà utilizzato dalla Nord Corea per aprire un dialogo diretto con gli Stati Uniti. Come comunità religiose rinnoviamo l’appello al dialogo, al rispetto dei diritti umani e della libertà religiosa”: è quanto dichiara all’Agenzia Fides il Rev. Kim Tae Sung, leader cristiano, vice segretario della “Conferenza Coreana delle religioni per la pace” che riunisce diversi leader religiosi in Corea per promuovere il dialogo, la riconciliazione e la pace. Il rev. Kim ha commentato la notizia che la Corea del Nord ha condannato il cittadino statunitense Kenneth Bae a 15 anni di lavori forzati per aver commesso “crimini contro lo stato”. Bae, 44 anni, è nato in Corea del Sud, ma è un cittadino americano naturalizzato. Secondo alcuni attivisti per i diritti umani, Bae è un cristiano praticante, impegnato nell’organizzazione caritativa “Joseph Connection”, di ispirazione cristiana. Era stato arrestato a novembre 2012 si pensa per aver scattato foto di bambini malnutriti: Pyongyang, infatti, non ha specificato i reati commessi da Bae. Gli Stati Uniti hanno chiesto alla Corea del Nord di liberare il detenuto per “ragioni umanitarie”. Funzionari americani hanno sottolineato che Bae era entrato nel paese con un visto valido. La condanna arriva dopo due mesi di minacce di guerra da parte di Pyongyang verso gli Stati Uniti e la Corea del Sud. Diversi cittadini americani sono stati imprigionati in Corea del Nord negli ultimi anni e sono stati oggetto di trattative e liberati spesso in cambio di aiuti umanitari.
Il Rev. Kim Tae Sung, leader cristiano spiega a Fides che, in tale situazione di tensione, l’opera di dialogo e il contributo delle religioni prosegue su due livelli: “quello interno, in Sud Corea, con un opera di sensibilizzazione sul tema delle riconciliazione; a livello internazionale, tramite la “Asian Conference of Religions for Peace” (ACRP), stiamo tentando di far incontrare i rappresentanti di Nord e Sud Corea, per riannodare i fili di un dialogo. Un incontro potrebbe avvenire alla prossima Convention dell’ACRP in Indonesia, gli iniziai di giugno”. (PA) (Agenzia Fides 2/5/2013)


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