AMERICA/ECUADOR - La Chiesa difende l’ambiente dell’Amazzonia, minacciato dagli interessi di mercato

sabato, 27 aprile 2013

Pastaza (Agenzia Fides) – “La voracità delle grandi imprese multinazionali e dei governi senza scrupoli minacciano l’ambiente naturale dell’Amazzoni”: lo ha denunciato il vescovo di Riobamba e presidente della Commissione episcopale per la Pastorale Sociale, Mons. Julio Parrilla, a margine di un incontro missionario della “Rete Ecclesiale Amazzonica”, a cui hanno preso parte rappresentanti della Chiesa di 12 paesi latinoamericani, presso il Centro Pastorale Intipungo a Puyo, Pastaza, in Ecuador.
Come appreso da Fides, il Vescovo, parlando dei risultati della riunione, ha sottolineato: “Molti pensano ancora che ci sia una quantità illimitata di energia e di risorse che si possono utilizzare, e che gli effetti negativi della manipolazione selvaggia della natura può essere facilmente assorbita. M questo è totalmente falso”. Tali atteggiamenti, ha continuato “non sono radicati nella scienza o nella tecnologia, ma in una ideologia tecnocratica al servizio degli interessi del mercato”. I Vescovo ha concluso ribadendo anche “l'influenza della secolarizzazione, perché nella misura in cui l'uomo si allontana da Dio, cade nella tentazione di pensare che tutto è permesso, al fine di soddisfare i propri desideri e bisogni immediati”.
La Rete, che unisce le Chiese latinoamericane con presenza in Amazzonia, invita a superare i preconcetti che lungo i secoli l’ideologia dominante ha costruito attorno all’Amazzonia e ai suoi abitanti. Promuove la conoscenza della realtà amazzonica, dei suoi popoli e della relazione con l’ambiente, costruendo e divulgando proposte alternative che privilegino la vita, il rispetto dell’ambiente e la comunione tra le chiese. Percorre “un cammino di corresponsabilità” che denunci i soprusi dei progetti di morte e costruisca la vita e la missione in questa terra. (CE) (Agenzia Fides, 27/04/2013)


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