ASIA/INDIA - 70 mila minori indiani sfruttati in 5 mila miniere di carbone

giovedì, 14 marzo 2013

Shillong (Agenzia Fides) – Attraverso una scaletta di bambù si calano in pozzi umidi fino a 20 metri di profondità, si accovacciano per entrare in un foro largo 60 cm e strisciano nel fango per 90 metri prima di iniziare la loro lunga giornata di lavoro impegnati ad estrarre carbone. Sono i bambini minatori dello stato di Meghalaya, nell’India nord-orientale, che ogni giorno si trovano di fronte alla morte e vivono nel terrore che il luogo nel quale sono costretti a lavorare in condizioni disumane possa crollare e seppellirli vivi. Questi piccoli indossano camicie a maniche corte, pantaloni del pigiama, stivali di gomma. Sulla testa hanno una torcia per farsi luce e un panno per coprirsi le orecchie. Sono circa 70 mila i minori indiani sfruttati in 5 mila miniere del paese per il loro fisico esile che gli consente di calarsi per passaggi angusti e claustrofobici, ed uscire, 12 ore più tardi, con un carrello pieno di carbone. (AP) (14/3/2013 Agenzia Fides)


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