ASIA/GIORDANIA - Un summit della Caritas sulla catastrofe siriana. Il cardinale Sarah incontrerà i profughi

sabato, 9 febbraio 2013

Amman (Agenzia Fides) – Si terrà dal 20 al 22 febbraio ad Amman, presso la casa delle Suore del Rosario, l'assemblea annuale dei membri dell'organismo regionale di collegamento tra le 17 agenzie nazionali Caritas del Medio Oriente e del Nord Africa (Caritas MONA). Quest'anno, con la la tragedia siriana in atto, l'appuntamento trascende la sua ordinaria valenza amministrativa protocollare: al centro della tre giorni ci sarà l'emergenza dei profughi fuggiti dalla Siria e ospitati – spesso in condizioni insostenibili – nei Paesi confinanti. Il rilievo del summit si intuisce anche scorrendo la lista dei più di 41 convocati: all'incontro è annunciata tra gli altri la partecipazione del vescovo caldeo di Aleppo Antoine Audo, presidente di Caritas Siria, e del vescovo caldeo ausiliare di Baghdad Shlemon Wardouni, presidente di Caritas Iraq. In quei giorni sarà presente alla conferenza di Amman anche il cardinale Robert Sarah, Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum. Il 19 febbraio, prima dell'inizio del summit Caritas, il Porporato incontrerà duecento famiglie di profughi siriani presso la parrocchia cattolica latina di Zarqa, ascoltando i loro drammatici racconti. Il 20 febbraio è annunciato anche un incontro di tutti i partecipanti al summit con il Re Abdallah II di Giordania.
Durante le sessioni di lavoro, i rappresentanti delle diverse Caritas nazionali cercheranno di delineare strategie condivise davanti a una emergenza umanitaria che sta travolgendo i pur generosi programmi di soccorso messi in campo dalle organizzazioni assistenziali e caritative. I profughi siriani sono più di 350mila sia in Giordania che in Libano, e non meno di 150mila hanno trovato rifugio in Turchia. “Soltanto noi di Caritas Giordania” dichiara all'Agenzia Fides il direttore Wael Suleiman “abbiamo assistito finora 75mila profughi. Si tratta di un lavoro immane, viste le nostre forze. E per le vite di tante persone travolte da questa tragedia, in questa situazione noi adesso rappresentiamo il volto della Chiesa. Mi auguro che su questo punto sia sempre più vigile la sensibilità dei cristiani in tutto il mondo”. (GV) (Agenzia Fides 9/2/2013).


Condividi: