ASIA/TURCHIA - Le autorità turche ristrutturano le Fondazioni legate alle minoranze religiose

giovedì, 24 gennaio 2013

Ankara (Agenzia Fides) - La Direzione generale turca delle Fondazioni ha intrapreso un radicale programma di revisione delle procedure e degli statuti che regolano il funzionamento delle Fondazioni che fanno capo alle minoranze religiose. L'iniziativa, annunciata sul bollettino ufficiale dell'ente statale, porterà all'azzeramento degli organismi - uffici di presidenza e consigli di amministrazione – che attualmente gestiscono le Fondazioni interessate. La ristrutturazione, secondo fonti citate dalla stampa turca, si sarebbe resa necessaria per porre fine ai conflitti d'interesse sorti di frequente all'interno delle stesse Fondazioni, talvolta monopolizzate da personaggi interessati a mantenere e difendere le proprie posizioni di rendita.
In linea con il Trattato di Losanna, le minoranze religiose a cui è garantita la possibilità di istituire Fondazioni sono la comunità ebraica, quella armena e quella greco-ortodossa. Tali enti spesso giestiscono rendite e beni immobiliari. I loro organismi direttivi andrebbero rinnovati periodicamente, ma finora le regole previste per la loro amministrazione venivano seguite in maniera alquanto discrezionale, con le cariche egemonizzzate spesso dai soliti nomi. L'imprenditore greco di Istanbul Lakis Vingas, membro di una Fondazione legata alla locale comunità greco- ortodossa, considera positiva l'iniziativa delle autorità turche: «Si sentiva la necessità di garantire regole certe e trasperenti di gestione» dichiara Virgas all'Agenzia Fides «in modo che le Fondazioni si pongano davvero al servizio delle comunità a cui fanno riferimento e non diventino strumento di interessi personali». (GV) (Agenzia Fides 24/1/2013).


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