ASIA/INDIA - LA CHIESA IMPEGNATA PERCHÈ TRIONFI LA VERITÀ SULLA VIOLENTA DISCRIMINAZIONE SUBITA DAI FUORICASTA, GLI “INTOCCABILI” E “INVISIBILI” DELLA SOCIETÀ INDIANA

lunedì, 26 maggio 2003

New Delhi ( Agenzia Fides) –“I problemi dei dalit (etnie tribali) e dei fuoricasta sono i nostri problemi. Come Chiesa cattolica dobbiamo pensare precise strategie per aiutarli”, ha detto Mons. A.M. Chinnappa, Vescovo di Vellore, in un incontro organizzato dalla Commissione per le Comunicazioni Sociali della Conferenza Episcopale dell’Indiana a Bangalore il 20-21 maggio.
La Chiesa indiana oggi (il 2% su un miliardo di persone) è composta per due terzi da dalit, che sono oltre 240 milioni in India, ha spiegato il prof. Valerian Rodrigues dell’Università di Mangalore. Essi vivono una esistenza precaria, sono “invisibili” e “intoccabili”, non hanno accesso alla proprietà della terra, alle scuole, ai templi, svolgono i lavori più umili, non hanno diritto alla protezione delle forze dell’ordine, per questo gli uomini vengono malmenati, le donne spesso violentate e uccise in totale impunità degli aggressori. Così i fuoricasta costituiscono un grande ammortizzatore sociale, sul quale è lecito esercitare ogni violenza, e non pesano economicamente sulla comunità.
Parlando sul tema “Dalit, cultura e comunicazione: scenario presente e risposte possibili” il prof. Rodrigues, a capo del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Ateneo, ha illustrato ai partecipanti – attivisti dei diritti umani, leader dalit, giornalisti, operatori della comunicazione, intellettuali – le sfide affrontate oggi dai dalit dell’India: la crescita della povertà e dell’emarginazione e la minaccia alla loro specifica identità culturale.
Secondo p. Isaac Kathiruvelo, che ha parlato su “Dalit e media”, la Chiesa dovrebbe “contribuire a sradicare ‘la cultura degli intoccabili’ e l’iniquo sistema delle caste. Per questo chiediamo a tutti Vescovi dell’India di scrivere una lettera pastorale sul problema della discriminazione imposta dalle caste e sul ruolo dei dalit”.
L’assemblea ha suggerito anche corsi di formazione, promuovendo anche una maggiore partecipazione dei dalit alla vita della Chiesa, ricordando che su 164 Vescovi indiani 7 sono dalit. Durante i lavori si sono anche selezionati alcuni slogan del tipo “Un cristiano di casta non è un cristiano” o “L’istruzione per i dalit è un diritto di nascita” da diffondere con volantini e materiale pubblicitario. La Commissione per Comunicazioni Sociali, organizzatrice dell’incontro, ha sottolineato in chiusura il prezioso ruolo dei mass media cattolici nel promuovere la cultura e lo sviluppo dalit. (PA) (Agenzia Fides 23/5/2003 lines 27 words 316)


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