ASIA/LIBANO - Migliaia di bambini profughi siriani costretti a vivere al freddo in accampamenti precari

venerdì, 4 gennaio 2013

Dalhamieh (Agenzia Fides) - A Dalhamieh, un piccolo villaggio della Valle della Bekaa, circa 30 chilometri ad est di Beirut, i rifugiati siriani sono sparsi in un accampamento informale dove le tende si moltiplicano di giorno in giorno. Fino a qualche giorno c’erano 698 persone, tra queste 86 bambini con meno di 2 anni, giunti dalla Siria senza niente e che ora si trovano a dover far fronte alle rigide temperature invernali. Le tende sono fatte di cartone, plastica e sassi e non sono sufficienti per il clima rigido della zona. Quando piove l’acqua filtra all’interno, i piccoli per proteggere le gambe dal fango quando camminano mettono ai piedi buste di plastica. Secondo le ultime statistiche dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, i profughi registrati o in attesa di registrazione in Libano sono oltre 160 mila. Tuttavia, il numero reale è notevolmente superiore visto che molti per timore preferiscono non registrarsi. Nelle regioni libanesi del Nord e Bekaa si calcolano circa 35 mila bambini siriani con meno di 14 anni che vivono in condizioni meterologiche estreme. La priorità è mantenere i piccoli al caldo, al sicuro e sani. La scorsa settimana circa 270 rifugiati sono stati ricoverati in ospedale. C’è anche il pericolo di epidemie di epatite e colera. Le latrine sono inondate e non ci sono i mezzi per mantenere strutture igieniche adeguate. Nel piccolo villaggio di Adous stanno aumentando i ricoveri negli ospedali. Per cercare di limitare questa emergenza, l’Unicef, insieme ad altre organizzazioni umanitarie, stanno avviando in Libano un programma per distribuire ai rifugiati ad Akkar, nel Libano del Nord e nella Valle della Bekaa, kit con materiali di supporto per far fronte all’inverno. Hanno iniziato a distribuire abiti invernali ai bambini siriani. L’obiettivo è raggiungerne 30 mila, alla metà saranno dati scarpe, calze, pantaloni, giacche, cappelli, guanti, mentre l’altra metà riceveranno buoni per comprare i vestiti nei mercati vicini. Verranno distribuiti teli di plastica, coperte e kit per l’igiene dei neonati e della famiglia, è prevista anche la distribuzione di forniture mediche e alimentari. (AP) (4/1/2013 Agenzia Fides)


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