ASIA/COREA DEL SUD - Il futuro dei giovani e il dialogo con il Nord: le sfide della nuova presidente

giovedì, 20 dicembre 2012

Seoul (Agenzia Fides) – “Guadagnare la fiducia dei giovani” e “avere un approccio più morbido nelle relazioni con la Nordcorea”: sono queste le sfide principali che la nuova presidente della Corea del Sud, Park Geun-hye, del Partito conservatore Saenuri, si troverà ad affrontare. E’ quanto dice all’Agenzia Fides p. John Bosco Byeon, Direttore Nazionale delle Pontificie Opere Missionarie in Corea, all’indomani delle elezioni presidenziali. Park Geun-hye, 50 anni, figlia di un ex dittatore e primo leader donna della nazione, ha vinto con il 51,6% dei voti, contro 48,4% dell’altro candidato, il democratico Moon Jae-in.
“Credo che nel voto abbia contato molto il fattore emotivo”, sottolinea il Direttore. “Il popolo l’ha sostenuta in memoria di suo padre: ha avuto in particolare il sostegno delle fasce e più anziane della popolazione, che temevano il cambiamento, e che hanno ricordato suo padre, più che per gli abusi sui diritti umani, per la crescita economica. Questa è la speranza: una nuova crescita economica”. “La nuova presidente – prosegue – ha promesso che lotterà contro la corruzione e restituirà trasparenza alla politica, ma deve conquistare la fiducia dei giovani, che non l’hanno sostenuta: questa sarà la sfida più grande”.
Un tema caldo per la sicurezza nazionale è il rapporto con la Corea del Nord. P. John Bosco Byeon rimarca a Fides: “Verso la Nord Corea il partito conservare ha un posizione piuttosto intransigente ed è anche contrario agli aiuti economici che dal Sud vanno al Nord. Secondo alcune voci, la leadership nordcoreana sarebbe stata felice dell’elezione di Park Geun-hye. Ma non credo che i militari in Nordcorea intendano migliorare le relazioni con il Sud: non vi sono segnali in tal senso”. “Su questo delicato dossier – continua – la Chiesa chiede dialogo e riconciliazione. La presidente ha detto che cercherà una posizione unitaria di tutto il paese, d’accordo con gli altri partiti politici. Da parte nostra speriamo in un approccio più morbido nei rapporti bilaterali, per lasciare aperta la porta della speranza”.
Secondo alcune voci la Park Geun-hye sarebbe cristiana ma “non è chiaro e perdipiù non è importante: l’aspetto religioso e la fede personale non avranno alcun impatto sulla politica”, conclude il Direttore. (PA) (Agenzia Fides 20/12/2012)


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