AFRICA/LIBIA - Le autorità libiche decretano il sud “zona militare” e chiudono le frontiere con 4 Stati

lunedì, 17 dicembre 2012

Tripoli (Agenzia Fides) - Il Congresso Nazionale Generale (il parlamento) libico ha decretato il sud del Paese “zona militare chiusa” ed ha annunciato la temporanea chiusura della frontiera con Algeria, Ciad, Sudan e Niger, nella fascia sahelo-sahariana. Il Congresso ha votato con una maggioranza di 136 voti il provvedimento che decreta che le aree attorno a Ghadames, Ghat, Awbari, Al-Shati, Sebha, Murzuq e Kufra, siano zone militari chiuse. Il decreto stabilisce che il Ministro della Difesa debba nominare un governatore militare per il sud, con pieni poteri di arrestare coloro che sono ricercati per i crimini nell’area.
L’instabilità e l’insicurezza nel sud della Libia perdurano dalla guerra civile e dalla fine del regime di Gheddafi. All’inizio del mese una ventina di deputati originari delle aree meridionali avevano inscenato una protesta per denunciare il deterioramento delle condizioni di sicurezza e il fallimento del governo nel fare fronte al problema. Lo stesso giorno della protesta di questi parlamentari, 197 carcerati erano evasi della prigione di Sebha, sembra grazie alla complicità delle guardie carcerarie.
Il sud della Libia è a rischio per i traffici di armi, di droga e di esseri umani, oltre che per la presenza di diverse milizie armate. Quest’ultimo problema riguarda però anche il resto del Paese. Il 16 dicembre a Bengasi, capitale della Cirenaica, nell’est, 4 poliziotti hanno perso la vita nell’assalto ad un commissariato da parte di un gruppo armato, tra l’altro, di lanciarazzi. (L.M.) (Agenzia Fides 17/12/2012)


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