ASIA/NEPAL - I cristiani contestano il censimento del governo

venerdì, 14 dicembre 2012

Kathmandu (Agenzia Fides) – I cristiani del Nepal hanno respinto gli ultimi dati diffusi dal governo del Nepal sulla composizione religiosa della popolazione nel paese himalayano. Il Rapporto del Censimento 2011, pubblicato nei giorni scorsi dal governo, afferma infatti che i cristiani in Nepal sono 300mila, cioè l’1,4% della popolazione complessiva. Come riferito in una nota inviata all’Agenzia Fides, la “Federazione Nazionale dei Cristiani del Nepal” (“Federation of National Christians-Nepal”, FNCN) contesta tali cifre, sostenendo che il numero dei fedeli ammonta a circa 2,5 milioni.
Secondo il Segretario generale della Federazione, C.B. Gahatraj, l'Ufficio Centrale di Statistica “ha deliberatamente contato un numero più basso, dato che 300mila fedeli si contano solo all'interno della valle di Kathmandu”. Ghataraj ha rimarcato che nel paese “vi sono più di 8.500 comunità cristiane, che fanno oltre 2,5 milioni di fedeli”. La FNCN, ha continuato il Segretario, è in grado di fornire al governo “dati precisi e identità di ogni cristiano nepalese, se necessario”, annunciando proteste “se il governo non accoglierà le richieste dei cristiani, operando una necessaria correzione”. La Federazione, inoltre, ha colto l’opportunità per invitare ad attuare l’accordo in sei punti raggiunto nel maggio scorso fra governo e comunità cristiane.
Bikash Bista, Vicesegretario Generale dell’Ufficio Statistico, ha risposto che il modulo consegnato ai cittadini “lasciava agli intervistati il compito di scrivere la propria religione”. Il Rapporto del censimento, ha detto, “è semplicemente l'analisi dei dati che abbiamo ricevuto”. (PA) (Agenzia Fides 14/12/2012)


Condividi: