AMERICA/BRASILE - I giovani neri sono le vittime maggiori della violenza

sabato, 1 dicembre 2012

San Paolo (Agenzia Fides) – Il Centro Brasiliano di Studi latino-americani e la Facoltà Latinoamericana di Scienze Sociali (FLACSO) Brasile, hanno appena pubblicato una nuova edizione della “Mappa della violenza 2012: il colore degli omicidi in Brasile” che mette a confronto gli omicidi di bianchi e neri, tra il 2002 e il 2010, e li rapporta alla popolazione giovanile, una delle fasce più grandi che sono vittime della violenza nel paese.
Il rapporto rivela che 159.543 giovani neri sono stati assassinati in Brasile tra il 2002 e il 2010, un numero molto più elevato dei 70 725 giovani bianchi che sono morti nello stesso periodo. Secondo la ricerca, nella fascia di età compresa dai 12 fino ai 21 anni aumenta il numero di omicidi, come le differenze nel registro delle morti violente tra i giovani neri e i coetanei bianchi. I dati confermano che 9.701 giovani bianchi sono stati uccisi nel 2002, mentre 16.083 giovani neri sono morti nello stesso modo nello stesso anno. Nel 2006, 7.607 giovani bianchi e 17.434 neri sono stati vittime della violenza. Sulla stessa scia, nel 2010, sono morti 6.503 giovani bianchi e 19.840 neri. Questi dati, secondo il rapporto, mostrano come il problema abbia implicazioni razziali, sociali e politiche.
Dalle informazioni inviate all’Agenzia Fides da Adital, gli stati di Alagoas, Espirito Santo, Bahia, Distretto Federale, Mato Grosso, Pará, Pernambuco e Paraíba hanno registrato più di 100 omicidi ogni 100.000 giovani neri, tasso considerato allarmante. Nello stato di Alagoas per ogni giovane bianco ucciso, muoiono in proporzione 20 giovani neri; in quello di Paraíba sono 19 giovani neri per ogni bianco. Il rapporto sottolinea che la stessa tendenza di riduzione degli omicidi dei giovani bianchi e di aumento degli omicidi dei neri, è stata osservata nella popolazione in generale. (SL) (Agenzia Fides 1/12/2012)


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