AFRICA/MAROCCO - Migliaia di bambini lavoratori subiscono abusi verbali e fisici, nonostante le leggi

giovedì, 22 novembre 2012

Rabat (Agenzia Fides) – Sono tanti i bambini, a volte di appena 8 anni, che subiscono abusi fisici e trascorrono intere giornate al lavoro come domestici per una ricompensa irrisoria. Ad offrire un panorama di questa sconcertante realtà è il recente rapporto curato dall’organizzazione internazionale Human Rights Watch Lonely Servitude: Child Domestic Labor in Morocco, dal quale emerge che alcuni minori, per la maggior parte bambine, che lavorano come domestici sono impegnati per oltre 12 ore al giorno, tutti i giorni della settimana, spesso per solo 11 dollari al mese. Alcune subiscono maltrattamenti fisici e verbali da parte degli stessi datori di lavoro, oltre ad essere loro preclusa la possibilità di andare a scuola e mangiare in maniera adeguata.
Nel corso dell’ultimo decennio il governo del Marocco ha ridotto gli indici del lavoro infantile ed è riuscito ad aumentare il tasso di scolarizzazione. Nonostante ciò, è ancora carente il controllo sull’attuazione delle leggi che vietano l'impiego di bambini sotto i 15 anni per il servizio domestico e l'applicazione di sanzioni ai datori di lavoro che facilitano il reclutamento.
Il rapporto dell’ong è basato su una ricerca di mercato fatta nei mesi di aprile, maggio e luglio 2012 a Casablanca, Rabat, Marrakech e nella regione di Imintanoute, provincia di Chichaoua. La maggior parte delle bambine intervistate provenivano da zone rurali povere. Alcune hanno riferito di lavorare 100 ore alla settimana, e solo 8 su 20 avevano un giorno di riposo settimanale. Nessuna di queste è mai andata a scuola mentre lavorava come domestica. Diversi studi del 2001 riportano tra 66 mila e 86 mila minori di 15 anni impiegati come domestici in tutto il paese, compresi circa 13.500 solo nella periferia di Casablanca. (AP) (22/11/2012 Agenzia Fides)


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