AFRICA/SIERRA LEONE - Oggi le elezioni generali: il paese ha bisogno di soluzioni concrete e rapide ai suoi problemi

sabato, 17 novembre 2012

Freetown (Agenzia Fides) – La Sierra Leone torna oggi a votare per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica e rinnovare il Parlamento. Assieme verranno rinnovati i Consigli locali e i rispettivi Sindaci. È la terza elezione presidenziale che avviene dopo la guerra civile, durata ben 11 anni. Circa 2 milioni di elettori - tra 5 milioni e mezzo di cittadini - eleggeranno 124 parlamentari e sceglieranno, tra i candidati dei tre principali partiti politici, il nuovo Presidente di questa giovane Repubblica dell’Africa Occidentale. I Vescovi della Sierra Leone hanno scritto una lettera collettiva (vedi Fides 7/8/2012), invitando i cattolici ad un impegno civico e a non votare in base ad affiliazioni tribali, regionali o linguistiche e, infine a rispettare il risultato finale.
Questo Paese, rinato miracolosamente dopo il lungo conflitto civile soprattutto per l’aiuto di tanti paesi solidali, ha povertà di infrastrutture, debolezze istituzionali, carenza di servizi sociali e di elettricità e, purtroppo ancora un alto livello di corruzione. Ma forse quello che pesa di più, è la mancanza di lavoro per un buona parte della popolazione giovanile, che vede in questo svanire il sogno di una vita dignitosa e migliore. Il 70% di giovani, tra i 15 e i 35 anni, è senza lavoro ed è per forza di cose potenzialmente reclutabile per azioni violente. Il commercio della droga ha trovato negli anni passati un terreno facile per il transito di questa merce verso altri terre del nord del mondo.
Se nella Sierra Leone è scoppiata le guerra civile è stato anche per la mancanza di lavoro giovanile e tante promesse non mantenute, accompagnate da una corruzione tremendamente rampante. Non dimentichiamo poi che la recente epidemia di colera ha mietuto ben 259 vittime.Tutti fattori che chiedono soluzioni applicabili facilmente al Paese e non troppo dilatate nel tempo. Non ammettono più false promesse, ma realizzazioni concrete e spedite. Purtroppo la recente campagna ha visto anche violenze perpetrate dai diversi gruppi in competizione e non sempre condannate dai rispettivi partiti. (GC/SL) (Agenzia Fides 17/11/2012)


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