AMERICA/BOLIVIA - L'integrazione scolastica "è la porta d'ingresso alla formazione umana”

venerdì, 9 novembre 2012

Cochabamba (Agenzia Fides) – “Nonostante gli sforzi e i progressi, c'è ancora molto da fare nelle scuole e nelle comunità per raggiungere una istruzione uguale per tutti, per il superamento delle barriere culturali, economiche, sociali e razziali, che sono la nostra grande sfida”: lo ha detto il direttore della Federazione internazionale di Fe y Alegría, Ignacio Suñol, durante il 43 Congresso di Fe y Alegría, in corso a Cochabamba dal 6 novembre, che si conclude oggi. Secondo Sunol più di 3 milioni di bambini nei paesi dell'America Latina sono esclusi dalla scuola primaria per diverse situazioni, motivo per cui la sfida è di costruire un modello di gestione sociale pubblica, gratuita e inclusiva.
Nella nota inviata all’Agenzia Fides, si leggono anche le dichiarazioni al Congresso del Padre Generale della Compagnia di Gesù, Adolfo Nicolás, il quale ha sollevato la necessità che Fe y Alegría, presente in America Latina, Africa ed Europa, estenda i confini della sua missione sociale specificamente nell'area educativa che è campo di lavoro dei gesuiti. Secondo il Superiore gesuita, l'integrazione scolastica "è la porta d'ingresso alla formazione umana, oggi necessaria perché viviamo in una pluralità e diversità molto più esplicita e drammatica". Il modello di integrazione scolastica portato avanti da Fe y Alegría in diversi paesi, ha successo perché, secondo p. Nicolás, è adattabile alle diverse nazioni in base alla loro realtà, ma è sempre necessario formare gli educatori costantemente, secondo le sfide che si presentano. (CE) (Agenzia Fides, 09/11/2012)


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