AFRICA/TANZANIA - Il governo sta facendo il possibile per mantenere la coesistenza pacifica tra le religioni

venerdì, 26 ottobre 2012

Dar es Salaam (Agenzia Fides) - “Il governo sta facendo tutto il possibile per mantenere la coesistenza pacifica tra cristiani e musulmani” dice all’Agenzia Fides una fonte della Chiesa locale da Dar es Salaam dopo gli ultimi incidenti scoppiati la scorsa settimana nella capitale commerciale della Tanzania e nell’isola di Zanzibar a seguito dell’arresto di un leader islamico, Sheikh Issa Ponda, accusato di aver organizzato il saccheggio di alcune chiese cristiane, l’11 e il 12 ottobre. I saccheggi erano stati originati dopo che si era diffuso la notizia che un ragazzo cristiano aveva profanato il Corano. Oltre a Ponda, un’altra trentina di persone sono state arrestate in relazione ai saccheggi.
“Nel Paese c’è una tensione latente che ogni tanto esplode” spiega la fonte di Fides. “Fin dall’unione tra Tanganika e Zanzibar (1964), che ha dato vita alla Tanzania, ci sono elementi radicali che si oppongono a questa unione ed usano la religione per dimostrare che la fusione non funziona. Finora questi elementi radicali erano limitati all’isola di Zanzibar, ma negli ultimi tempi si è notato una loro presenza anche nella Tanzania continentale, anche se la situazione non è grave come a Zanzibar” . “Sullo sfondo delle tensioni ci sono poi le elezioni politiche del 2015, che seppure apparentemente lontane nel tempo, stanno accentuando la lotta tra i diversi partiti” conclude la nostra fonte. (L.M.) (Agenzia Fides 26/10/2012)


Condividi: