AMERICA/PERU’ - Conflitto minerario: ancora non c’è dialogo, nonostante la ripetuta richiesta della Chiesa

venerdì, 8 giugno 2012

Lima (Agenzia Fides) – La Chiesa cattolica denuncia la polizia di averla ingiustamente accusata di aver istigato le violente manifestazioni antiminerarie verificatesi nella provincia meridionale di Espinar, dove la scorsa settimana sono stati uccisi due manifestanti (vedi Fides 31/05/2012). “Siamo stati accusati di essere violenti, di provocare la manifestazione nella città di Espinar. Queste sono accuse false e oltraggiose” ha detto il Vicario generale della Prelatura di Sicuani, padre Eduardo Adelmann. Secondo le informazioni pervenute all’Agenzia Fides, i rappresentanti del Vicariato di Sicuani, del Vicariato della Solidarietà e della Commissione di Azione Sociale della Conferenza Episcopale peruviana, hanno parlato durante una conferenza stampa tenuta a Lima, dove hanno sottolineato che "la loro voce è quella della Chiesa". Hanno anche manifestato la loro sorpresa per l'arresto ad Espinar di due collaboratori del Vicariato della Solidarietà, accusati dalla polizia di portare munizioni in un veicolo dell'istituzione.
Il Vicario generale della Prelatura di Sicuani, padre Adelmann, ha osservato che la Chiesa è costantemente preoccupata per il benessere della popolazione, e mantiene anche buoni rapporti con la società mineraria svizzera Xstrata. I residenti e le autorità di Espinar chiedono quindi alla società mineraria di valutare accuratamente l'impatto ambientale provocato dalle operazioni di estrazione del rame a Tintaya e di aumentare dal 3% al 30% il suo contributo volontario alla comunità. Le proteste della scorsa settimana ad Espinar hanno causato decine di feriti e di arresti, tra cui il sindaco Oscar Mollohuanca, e hanno portato alla dichiarazione dello stato di emergenza per 30 giorni.
Il Presidente della Conferenza Episcopale peruviana, Mons. Salvador Piñeiro, parlando ad una agenzia di informazione del paese, ha esortato ad intraprendere la via del dialogo, ed ha chiesto alla popolazione di dialogare con i rappresentanti del governo per risolvere definitivamente il problema, riferendosi esplicitamente ai due luoghi in conflitto: per il Progetto Conga, Cajamarca (vedi Fides 30/11/2011) e la città di Espinar, Cusco. (CE) (Agenzia Fides 08/06/2012)


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