ASIA/AFGHANISTAN - Apprensione per i bambini disabili dell'Associazione Pro Bambini di Kabul

mercoledì, 18 aprile 2012

Kabul (Agenzia Fides) – Sembra che l’'Offensiva di primavera', scatenata nel paese dai talebani lo scorso 15 aprile, estesa anche a tre province orientali (Nangarhar, Logar e Paktia), si sia conclusa con un saldo di 51 morti e 74 feriti. “Dopo una notte passata in apprensione per il susseguirsi del rumore degli spari e dei lanci di granate ci siamo alzate con una grande preoccupazione per le sorti di questo Paese, per i nostri bambini e le loro famiglie” racconta una delle 4 religiose che operano nella comunità Pro bambini di Kabul, un centro intercongregazionale di supporto ai bambini disabili nato nel 2004. “L’autista è arrivato al lavoro addirittura alle sei - continua la suora - mentre in lontananza si udiva l’intensificarsi dei colpi di armi da fuoco e di bombe, per assicurarsi che per le strade tutto fosse calmo e che alle 7.30 potesse fare il suo consueto giro di raccolta dei bambini, in tempo e con sicurezza”. “Le religiose stanno bene” scrive in una nota inviata all’Agenzia Fides, fr. Carlo Fondrini, guanelliano e responsabile legale del centro. “Mezz’ora prima dell’attacco erano nella zona dell’Ambasciata Italiana, in cui siamo obbligati ad andare per poter partecipare alla Messa, nell’unica chiesa in Afghanistan, che si trova appunto all’interno dell’Ambasciata italiana” dice fr. Fondrini. Le suore, provenienti da diverse Congregazioni, dopo un intenso periodo di formazione, sono giunte a Kabul nel novembre 2004. Dal 24 maggio 2006 accolgono i bambini disabili in classi attrezzate per loro, con materiali, giochi educativi e giocattoli donati per contribuire ad offrire loro un futuro di speranza. Lasciato il loro abito religioso per vestire alla maniera delle donne afgane, coprono il capo ma non nascondono la loro identità. (AP) (18/4/2012 Agenzia Fides)


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