150° ANNIVERSARIO DEL DOGMA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE - I Documenti del Magistero: Giovanni Paolo II, Omelia nella Messa celebrata a Fatima il 13 maggio 2000 per la beatificazione dei pastorelli Francesco e Giacinta

mercoledì, 11 agosto 2004

1. "Ti benedico, o Padre, [...] perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli" (Mt. 11, 25).
Con queste parole, cari fratelli e sorelle, Gesù loda i disegni del Padre celeste; Egli sa che nessuno può venire a Lui se non è stato attratto dal Padre (cfr. Gv. 6, 44), perciò lo loda per questo suo disegno e lo accoglie filialmente: "Sì, o Padre, perché così è piaciuto a Te" (Mt. 11, 26). Hai voluto aprire il Regno ai piccoli.
Per disegno divino, è venuta dal Cielo su questa terra, alla ricerca dei piccoli privilegiati dal Padre, "una Donna vestita di sole" (Ap. 12, 1). Essa parla loro con voce e con cuore di madre: li invita a offrirsi come vittime di riparazione, offrendosi per parte sua di condurli sicuri fino a Dio. Allora dalle sue mani materne uscì una luce che penetrò nel loro intimo, e si sentirono immersi in Dio come quando una persona — essi stessi spiegano — si contempla allo specchio.
Più tardi Francesco, uno dei tre privilegiati, esclamava: "Noi stavamo ardendo in quella luce che è Dio e non ci bruciavamo. Com’è Dio? Non si può dire. Questo sì, che la gente non lo può dire". Dio: una luce che arde, ma non brucia. La medesima sensazione ebbe Mosè, quando vide Dio nel roveto ardente; ivi udì parlare Dio, preoccupato per la schiavitù del suo popolo e deciso a liberarlo per mezzo di lui: "Io sarò con te" (cfr. Es. 3, 2-12). Quanti accolgono questa presenza diventano dimora e, conseguentemente, "roveto ardente" dell’Altissimo. ....


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