AFRICA/SOMALIA - Aumenta il costo dei generi alimentari, 250 mila persone continuano a soffrire la fame

lunedì, 30 gennaio 2012

Mogadiscio (Agenzia Fides) - Dopo una pausa di diversi mesi, in Somalia sono scoppiati nuovamente scontri e faide tra clan e, tra il 16 e il 19 gennaio, sono morte otto persone. Nel paese oltre alla mancanza di sicurezza si registra anche un aggravamento dell’inflazione. Il costo del mais è infatti aumentato del 15% nel corso degli ultimi due mesi, e sono 250 mila le persone che soffrono ancora la fame. Da luglio 2011, grazie al supporto dell’associazione internazionale SOS Villaggi dei Bambini, impegnata nell’accoglienza di minori orfani o temporaneamente allontanati dalle famiglie, sono state salvate oltre 78 mila persone colpite dalla carestia, attraverso la fornitura di servizi medici, cibo, acqua e altri generi di prima necessità. L’obiettivo è raggiungerne 100 mila nei prossimi mesi, soprattutto in seguito alla partenza forzata di 16 Ong dal paese.
L’ospedale ‘SOS’ rimane chiuso e il ‘Centro Medico temporaneo SOS’ riceve dai 400 ai 600 pazienti al giorno. Più di 7.300 sono gli sfollati interni curati ogni mese nel campo rifugiati di Badbado a Mogadiscio. Grazie a programmi di alimentazione terapeutica e di vaccinazione per curare diarrea, morbillo e malaria, attivati nei centri, sono stati salvati migliaia di bambini e di mamme. In Etiopia, a Gode, prosegue la distribuzione di cibo e di prodotti di depurazione dell’acqua. A Marsabit, in Kenya, ogni giorno 3 mila bambini vengono nutriti grazie al programma di alimentazione scolastica ‘SOS’. L’acqua potabile viene fornita regolarmente alle scuole e ai villaggi e quasi 2 mila famiglie usufruiscono di farmaci gratuiti e voucher per procurarsi cibo e viveri nei negozi. (AP) (30/1/2012 Agenzia Fides)


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