AFRICA/MADAGASCAR - DA LUGLIO IN MADAGASCAR LA PACE ED UN PIANO PER RIDURRE DELLA METÀ LA POVERTÀ NEL PAESE

giovedì, 3 aprile 2003

Antananarivo (Agenzia Fides)- “La missione affidata al governo dal Presidente della Repubblica è quello di promuovere uno sviluppo rapido e duraturo in vista di ridurre della metà il tasso di povertà nei prossimi 10 anni”. Con queste parole Jacques Sylla, Primo Ministro del Madagascar ha presentato il piano di sviluppo del paese. Si tratta di uno sviluppo importante per un paese che è appena uscito da una crisi politica gravissima per lo scontro tra il presidente Marc Ravalomanana, eletto con la maggioranza assoluta (50% più uno dei voti) al primo turno delle elezioni presidenziali del dicembre 2001, e l’ex presidente Didier Ratsiraka, che non voleva lasciare il potere. Dopo mesi di tensione, con scontri tra i sostenitori dei due contendenti, che aveva visto anche l’impiego di mercenari, la crisi si è risolto pacificamente nel luglio del 2002, con la partenza di Ratsiraka che ora vive a Parigi.
Secondo il Primo Ministro Sylla “la povertà nel 2001 aveva toccato quasi il 70% dei malgasci. La povertà non si manifesta nello stesso modo tra le città e le campagne, tra le diverse regioni, tra gli uomini e le donne”.
“Così” prosegue il Premier malgascio “la popolazione rurale non ha beneficiato del miglioramento della situazione economica, e l’85% di essa rientra nella categorie dei poveri”.
Per far fronte a questa situazione “l’azione del governo si articola su sei grandi priorità: buon governo, sviluppo delle infrastrutture, in particolare delle strade, sanità, educazione, appoggio al settore privato.
Il buon governo, perché lo sviluppo delle nostra economia dipende dalla crescita, e la crescita deriva dagli investimenti. Questo non può realizzarsi se non nel quadro di sicurezza, trasparenza, e senza corruzione.
Lo sviluppo delle infrastrutture di trasporto e di telecomunicazione, perché non si può avere lo sviluppo senza una libera circolazione dei beni, dei servizi e delle persone, e senza una rete di telecomunicazione che copra l’intero territorio nazionale.
Sanità ed educazione, perché non si può avere sviluppo senza risorse umane in buona salute e formate.
Appoggio al settore privato, perché questo settore sarà il motore della crescita”. (L.M.) (Agenzia Fides 3/4/2003 righe 33 parole 369)


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