AMERICA/PARAGUAY - La Chiesa chiede rispetto per gli indigeni e la difesa dei loro diritti

lunedì, 5 dicembre 2011

Caacupé (Agenzia Fides) – La Chiesa del Paraguay ha invitato i popoli indigeni ad essere uniti e a difendere le loro comunità, le loro famiglie, le terre e le risorse naturali. Lo ha chiesto Sua Ecc. Mons. Lucio Alfert, Vescovo del Vicariato apostolico di Pilcomayo, durante la Celebrazione Eucaristica domenicale. Durante l'omelia della Messa in onore della Vergine di Caacupé, patrona della nazione, il Vescovo ha anche denunciato che imprenditori e speculatori edilizi si impadroniscono dei terreni cambiando le delimitazioni originali e gettando pesticidi che danneggiano la salute di questi popoli. Molte famiglie indigene continuano ad essere vittime dei potenti, che le privano della loro terra. La giustizia, ha detto il Vescovo, "si inchina dinanzi ai potenti, ubbidisce ad interessi politici e alla corruzione che paga bene", secondo quanto ha pubblicato, nella sua versione digitale, il giornale nazionale ABC.
Mons. Alfert ha raccomandato agli indigeni di non accettare la corruzione "né del denaro né delle strane ideologie". Ha esortato inoltre gli abitanti a rimanere uniti per difendere le loro terre e le loro famiglie. L'espulsione degli indigeni dalle loro comunità fa crescere la loro presenza nelle città e nei sobborghi, con il conseguente aumento dei problemi sociali come la prostituzione e l'abuso di droghe nelle aree urbane. Il Vescovo ha sottolineato infine l'urgenza di un’attenzione politica chiara da parte delle istituzioni statali e dei comuni per questi gruppi, "in modo di tutelarli dalle ingiustizie e dalle violazioni dei diritti umani". (CE) (Agenzia Fides, 5/12/2011)


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