AMERICA/BOLIVIA - I VESCOVI ESORTANO: “COSTRUIAMO INSIEME UNA BOLIVIA MIGLIORE” – DOMENICA 25 MAGGIO GIORNATA NAZIONALE DI PREGHIERA PER LA PACE

venerdì, 9 maggio 2003

Cochabamba (Agenzia Fides) – “Costruiamo insieme una Bolivia migliore”: questo il titolo del Messaggio dei Vescovi boliviani al termine della loro LXXVI Assemblea plenaria, tenutasi dal 2 al 7 maggio a Cochabamba (Bolivia).
I Vescovi sottolineano le cause della profonda crisi in cui è sprofondata la nazione, e allo stesso tempo richiamano tutti i cittadini ad essere consapevoli del ruolo che ognuno ha svolto, svolge ed è chiamato a svolgere, per trovare insieme le vie per uscire da questa situazione. I drammatici fatti che hanno scosso il popolo boliviano nei mesi scorsi “non sono stati fatti isolati, ma un anello in più di una catena di manifestazioni che sono espressioni della profonda crisi che colpisce la nazione”. “Non possiamo restare indifferenti” scrivono i Vescovi, perché c’e il rischio non soltanto che si ripetano tali atti ma che addirittura aumentino. Oltre a dolore e incredulità “è rimasta una sensazione di disordine, di insicurezza, di anarchia e di vuoto di potere. Si percepisce il pericolo di dissoluzione e disgregazione della società, l’imposizione della violenza e dell’autoritarismo, che mettono a repentaglio la stessa democrazia conquistata con tanti sacrifici”.
Tra le altre cause della crisi che prostra la nazione, i Vescovi segnalano: “La povertà crescente, la corruzione generalizzata, l’impunità, la passività e il sentimento d’impotenza che impediscono di guardare al futuro con speranza”. Di fronte a questa situazione “il primo impegno urgente è salvare le istituzioni democratiche... perché la democrazia è lo strumento migliore che ci permetterà di raggiungere uno sviluppo umano, giusto e degno”. La costruzione di un sistema politico e sociale adeguato alla realtà nazionale esige da una parte “un fermo rifiuto di ogni forma di violenza individuale e collettiva, di autoritarismi o individualismi messianici, e dall’altra richiama la corresponsabilità del Governo, delle istituzioni, dell’opposizione, dei differenti settori sociali e dei mass media”. In tale senso i Vescovi elencano alcune richieste precise:
- Al Governo: che agisca con maggiore prontezza e chiarezza nel prendere le decisioni e consideri che i problemi della nazione sono conseguenza dei bisogni di un paese povero;
- Ai settori dell’opposizione: l’atteggiamento belligerante non è costruttivo, e nonostante la nostra democrazia sia debole e imperfetta, bisogna appoggiarsi nelle norme delle istituzioni democratiche per migliorarla;
- Ai dirigenti: anteporre sempre gli interessi del paese e del bene comune agli interessi personali o di gruppo, dimostrando un’apertura costruttiva e di concertazione;
- A tutto il popolo: ben sapendo che sta soffrendo le conseguenze di una povertà asfissiante, i Vescovi incoraggiano a non disperare, anzi ad assumere ruolo attivo nell’arduo e lungo processo di superamento delle cause dei problemi che flagellano il paese.

Accogliendo il suggerimento del Nunzio Apostolico in Bolivia, Mons. Ivo Scapolo, “di promuovere iniziative straordinarie di preghiera, di sensibilizzazione e di formazione”, i Vescovi boliviani concludono il loro Messaggio indicendo una Campagna Nazionale di preghiera per la Pace, che avrà luogo domenica 25 maggio in tutte le comunità e parrocchie.(R.Z.) (Agenzia Fides 9/5/2003; Righe 39 - Parole 500)


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