AFRICA/TANZANIA - Non è il denaro, ma sono in primo luogo le persone che garantiscono un vero sviluppo” afferma il rapporto sull’economia della Commissione Giustizia e Pace dei Vescovi della Tanzania

venerdì, 30 aprile 2004

Dar es-Salaam (Agenzia Fides)-“Le riforme economiche devono ancora dimostrare il loro impatto nel combattere la povertà” si afferma nel rapporto “Revisione del bilancio e sradicamento della povertà” preparato dalla Commissione “Giustizia e Pace” della Conferenza Episcopale della Tanzania, con l’assistenza delle associazioni professionali dei cristiani. Il rapporto è un’analisi del bilancio della Tanzania e offre alcune suggerimenti per migliorare la situazione economica del paese, con particolare attenzione alle fasce sociali più deboli. “Nonostante la rapida crescita in alcuni settori, come quello estrattivo e quello del turismo, questa ha avuto un impatto relativamente insignificante sullo sradicamento della povertà” sostiene il rapporto.
“In Tanzania la riduzione della povertà è un problema a lungo termine. Non vi sono soluzioni o proposte semplici per risolvere il problema. Gli ultimi sforzi effettuati dal programma per lo sradicamento della povertà e la politica di aiuto al bilancio di alcuni donatori hanno portato un sollievo minimo. L’attivazione del programma per lo sradicamento della povertà è ancora diretta dall’alto” annotano gli estensori del documento, che invocano un maggiore coinvolgimento delle organizzazioni sociali. “Le organizzazioni non governative e il settore privato devono avere un ruolo nelle questioni economiche e di bilancio. Questo al fine di orientare dal basso la pianificazione del bilancio”.
“Abbiamo bisogno di riforme sociali che garantiscano la crescita nei villaggi e nei quartieri delle città. Quello che diceva Nyerere (il primo Presidente della Tanzania) è ancora valido. Non è il denaro, ma sono in primo luogo le persone che garantiscono un vero sviluppo. Il denaro può portare frutto solo se la gente ha imparato a utilizzarlo in maniera produttiva” conclude il documento. (L.M.) (Agenzia Fides 30/4/2004, righe 27 parole 303)


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