“Il microcredito: strumento di lotta alla povertà” - Convegno il 17 e 18 marzo a Roma, presso la sede della Caritas Italiana.

lunedì, 15 marzo 2004

Roma (Agenzia Fides) - “Povertà e mancanza di diritti sono, in qualche modo, situazioni che si equivalgono o sono una causa ed effetto dell’altra”. Partendo da questa relazione M. Yunus, fondatore storico, nel 1976 in Bangladesh, della “banca villaggio”, la prima forma di microcredito, ha delineato gli obiettivi di questo strumento: lo sviluppo umano ed economico, e la realizzazione di un diritto. Oggi sono 7.000 le istituzioni di microfinanza di ogni tipo operanti nel mondo, mentre i destinatari dei loro crediti e servizi sono circa 15 milioni e crescono al ritmo del 30% l'anno. Tuttavia, secondo i dati dell’ UNDP, il 20% più ricco della popolazione mondiale ottiene il 96% del credito commerciale complessivamente erogato nel mondo ed appare lontano l’obiettivo lanciato durante il Microcredit Summit (Washington '97) di raggiungere, entro il 2005, 100 milioni di famiglie tra le più povere con crediti per attività lavorative autonome e altri servizi finanziari e commerciali. In questo scenario la Caritas Italiana ritiene importante confrontarsi, a partire dalla condivisione di esperienze in atto, sulle prospettive del microcredito, in quanto nuova tipologia di servizio e nuova opportunità per i più poveri e meno tutelati.
Il 17 marzo (ore 10.30-18.30) e 18 marzo (ore 9.00-13.30) a Roma, presso la sede di Caritas Italiana, viale F. Baldelli, 41, avrà luogo un Convegno dal titolo “Il microcredito: uno strumento internazionale di lotta alla povertà. Lettura e analisi dello strumento. Posizioni e prospettive per la Caritas” Con l’aiuto di esperti e testimoni si approfondirà il rapporto tra etica ed economia e verranno presentate esperienze di “economia alternativa” in Italia e soprattutto nel Sud del mondo, in particolare in Mozambico, Ruanda, Perù e Pakistan. (S.L.) (Agenzia Fides 15/3/2004 - Righe 22; Parole 275)


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