AFRICA/BENIN - Le “fillettes” di Cotonou: un progetto di formazione che ha cambiato la vita di tante bambine.

sabato, 13 marzo 2004

Cotonou (Agenzia Fides) - Al Baraque Rouge, nel centro del mercato di Cotonou in Benin, le “fillettes” sono sempre numerose. Studiano nel laboratorio di parrucchiere e di cucina grazie al finanziamento della Provincia di Bolzano che sostiene l’opera di recupero e promozione delle piccole venditrici di ortaggi e mercanzia di ogni tipo.
Suor Maria Antonietta Marchese, delle Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA), segue da due anni il progetto che ha già cambiato la vita di molte ragazzine del grande mercato. “Sto facendo frequenti viaggi nei villaggi per favorire il reinserimento delle fillettes nelle loro famiglie .Viaggi spesso difficili su strade impossibili, ma ne vale la pena. Le bambine vorrebbero restare tutte da noi: da agosto ne abbiamo ospitate circa 350.
Quelle il cui reinserimento nella famiglia è rischioso perché potrebbero essere ancora vendute, restano con noi per frequentare la scuola e il Centro di formazione professionale, ma ci mancano i posti. Riflettendo insieme in comunità abbiamo trovato una formula che ci pare positiva: stiamo cercando risorse per autofinanziare l’ospitalità e le attività professionali. Inizieremo tra poco la produzione di sapone da toletta e da bucato, servirà per le ragazze della Baraque e del Foyer, e il resto sarà messo in vendita. Creeremo un allevamento di pesci da vendere, grazie agli aiuti dell’Associazione Artigiani delle Marche. Abbiamo contatti con altri Centri e ci chiedono di aumentare i posti. Mi ha fatto piacere ascoltare che per ,per poter gestire un Foyer per la formazione a lungo termine delle bambine, occorrono le suore, cioè gente che ha scelto l’educazione come vocazione e non solo come mestiere.
Alcune settimane fa, provenienti alla vicina Nigeria, sono arrivati a Cotonou 116 ragazzi dai 6 agli 8 anni, vittime del traffico di minori: lavoravano in una cava di pietra: Ci siamo incontrati col Ministro della Famiglia e della Protezione sociale per programmare l’ospitalità ed il reinserimento. Sembra che in Nigeria ci siano 16.000 ragazzi e ragazze provenienti dal Benin, intrappolati nella rete del traffico. Purtroppo il Benin è uno dei Paesi dell’Africa dell’ovest che alimenta maggiormente il traffico dei minori e la lotta contro i trafficanti è ardua, come pure è difficile il tentativo di sensibilizzare le famiglie e la popolazione sui diritti dell’infanzia”. (M.F.D’A.) (Agenzia Fides 13/3/2004 - Righe 25 - Parole 367)


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