ASIA/INDIA - LEADER CATTOLICI, RAPPRESENTANTI DI ASSOCIAZIONI E MOVIMENTI PER I DIRITTI UMANI UNITI PER UNA STRATEGIA DI PACE DELL’INDIA NORDORIENTALE

martedì, 16 dicembre 2003

Guwahati (Agenzia Fides) – Promuovere uno sforzo congiunto per bloccare la violenza etnica che sconvolge da tempo la regione dell’India Nordorientale, in particolare gli stati dell’Assam, Nagaland, Manipur, Meghalaya, dove nelle ultime settimane si sono registrate centinaia di vittime. Con questo scopo oltre 100 delegati di sette stati della regione (leader civili e responsabili di chiese locali, associazioni, movimenti per i diritti umani) si sono riuniti di recente a Guwahati, in rappresentanza di oltre 300 comunità di etnia diversa.
L’incontro, organizzato dai salesiani del Don Bosco Youth and Education Service, in collaborazione con la Amity Foundation, mirava a studiare strategie per riportare pace e armonia nella martoriata regione, oggi affetta da violenza, disoccupazione, miseria. La riunione, a cui hanno partecipato studenti, giornalisti, intellettuali, leader civili, accademici e religiosi, si è conclusa con una marcia per la pace per le strade di Guwahati, a cui hanno preso parte oltre 3.000 persone.
Parlando all’uditorio, il salesiano p. V. Thomas ha detto: “Abbiamo l’obbligo di suggerire strategie e piani di azione che possano condurci alla pace. Dobbiamo diventare agenti di pace e riconciliazione. Noi possiamo aiutare la nostra gente a dire ‘No’ alla violenza”.
Mons. Thomas Menamparampil, Arcivescovo di Guwahati, impegnato direttamente per la pace fra i vari gruppi etnici in lotta, ha incoraggiato i presenti affermando che “la pace è possibile, è nostro potere ottenerla. La storia umana è fatta non solo di guerre, ma anche di sforzi e collaborazione per costruire grandi civiltà pacifiche”. L’Arcivescovo ha sottolineato la necessità di adottare mezzi non violenti, perchè “ogni vita è preziosa”.
In un comunicato conclusivo giunto all’Agenzia Fides, i partecipanti all’incontro denominato “Iniziativa di Pace”, affermano che “la ricca diversità etnica della regione è una preziosa risorsa: occorre riconoscere le speranze e le aspirazioni di ogni comunità e il suo desiderio di pace e sviluppo”. Il comunicato sottolinea la necessità di un governo trasparente e di rendere protagonista dello sviluppo un network di associazioni e movimenti, laici e religiosi, che possano promuovere la pace a tutti i livelli.
(PA) (Agenzia Fides 16/12/2003 lines 14 words 141)


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