EUROPA/ALBANIA - L’ESPERIENZA DI UN GIOVANE SACERDOTE: “MISSIONARI DA TUTTO IL MONDO SI STRINGONO ATTORNO ALLA GIOVANE CHIESA ALBANESE CHE CRESCE NELLA FEDE”

venerdì, 25 aprile 2003

Tirana (Agenzia Fides) – “La Chiesa di Albania è giovane e viva, ha molto entusiasmo e continua a crescere nella fede, anche se è alle prese con problemi diffusi nella società come povertà e indifferenza, dovuta ai modelli occidentali di materialismo, edonismo e consumismo. E’ una comunità vitale in cui vi sono molti giovani e studenti sensibili”. Lo ha detto all’Agenzia Fides don Gjergj Meta, sacerdote albanese di 28 anni, viceparroco della Cattedrale di Tirana e impegnato nel settore delle comunicazioni sociali dell’Arcidiocesi di Durazzo-Tirana.
Don Gjergj racconta all’Agenzia Fides l’atmosfera che si vive nel paese per il X anniversario della visita del Papa: “L’evento è molto sentito, in tutte le diocesi e le parrocchie si respira un’aria di festa. Il ricordo della visita del Santo Padre è fortemente vivo. Il suo arrivo fu un grande segno di speranza dopo 50 anni di repressione. Per la Chiesa è stato un incoraggiamento fortissimo che si concretizzò in particolare con l’ordinazione di quattro vescovi albanesi”.
Don Gjergj nota che “per la società albanese il cristianesimo rappresenta la possibilità attraverso la quale l’Albania può avvicinarsi all’Europa. E il Papa, che aveva avuto un ruolo decisivo nel crollo del Comunismo e nella trasformazione dell’Europa intera, era un simbolo di quest’ansia di rinnovamento e di sviluppo. Ricordo che la piazza di Tirana era gremita in maniera inverosimile: per me, che allora avevo 18 anni, fu un’emozione indescrivibile”.
Il bilancio dell’ultimo decennio è, secondo l’esperienza di don Gjergj, molto positivo: “Negli ultimi dieci anni abbiamo lavorato, celebrato, annunciato il Vangelo insieme con numerosi missionari provenienti da tutto il mondo, che si sono stretti attorno alla nostra Chiesa. Oggi si stanno sviluppando le strutture per la pastorale, cerchiamo di aiutare le comunità di fedeli a vivere realmente il Vangelo e stiamo amministrando battesimi, cresime, matrimoni a tutto il popolo di Dio che per 50 anni è ha vissuto senza i Sacramenti. Infine la Chiesa annuncia la Buona Novella ai lontani dalla fede anche con l’aiuto di missionari laici che giungono per la maggior parte dall’Italia. Fra le note positive vanno ricordate le ordinazioni di 15 sacerdoti albanesi (fra i quali lo stesso don Gjergj, ndr). Siamo una generazione di passaggio fra quella che ha vissuto sotto il comunismo e quella che affronta la nuova stagione di democrazia e libertà, ma noi sacerdoti siamo sempre molto pochi e urgono nuove vocazioni. Lo status sacerdotale dev’essere vissuto come autentica continuazione dell’opera di Cristo”.(PA) (Agenzia Fides 25/4/2003 Lines: 35 Words: 436)


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