AFRICA/MADAGASCAR - “SONO STATI FATTI PROGRESSI MA VI SONO ANCORA TANTI MALI DA SUPERARE” DICONO I VESCOVI DEL MADAGASCAR

venerdì, 28 novembre 2003

Antananarivo (Agenzia Fides)- “Vi sono numerosi segni di speranza, ma rimangono delle preoccupazioni” scrivono i Vescovi del Madagascar in un messaggio “ai cristiani cattolici e a tutti gli uomini di buona volontà”, diffuso a nei giorni scorsi. I Vescovi riconoscono i progressi del paese nell’ultimo anno: “gli sforzi fatti per l’unità nazionale; la costruzione di strade; il desiderio di una partnership tra lo Stato e la Chiesa; l’impegno dei laici nella vita sociale e nella politica; la lotta contro la povertà, le malattie, l’analfabetismo e la corruzione; l’approfondimento e la divulgazione dell’insegnamento sociale della Chiesa”. I Vescovi ringraziano e incoraggiano “tutti coloro che si sforzano giorno e notte di fare qualcosa per salvare la nazione, cercando nuove vie per sradicare i mali che opprimono il popolo.”
I Vescovi sottolineano comunque il permanere di situazioni preoccupanti. In primo luogo quelle relative alla pace: “Gli sforzi per la pace sembrano essere in un’impasse. Dicendo che la popolazione vive nell’incubo affermiamo una verità conosciuta da tutti. Non vi è nessuna regione che non sia toccata dalla paura e dal terrore. Sembrano moltiplicarsi infrazioni, omicidi, furti di bestiame e del raccolto di vaniglia. Le forze dell’ordine che operano nella zone forestali terrorizzano spesso la popolazione; quest’ultima non ha alcuna fiducia nella polizia a causa dei suoi metodi pesanti di indagine.”
Un altro grande motivo di preoccupazione è dato dalla lotta all’Aids. Scrivono i Vescovi: “Inganna la popolazione chi incita a usare il profilattico come solo mezzo sicuro di protezione, perché è provato che questo non protegge interamente. Si insiste con dispiego di grandi mezzi finanziari e pubblicitari per l’uso del profilattico invece che promuovere l’educazione delle nuove generazioni al dominio di sé”.
I Vescovi sottolineano pure che “il modo di fare politica non si è rinnovato: quelli che comandano sono motivati non dalla ricerca del bene comune ma unicamente da quella del potere”, e invitano alla collaborazione tutte le forze della nazione per uscire da questa situazione. Richiamando i valori tradizionali malgasci, i Vescovi affermano: “bisogna educarsi reciprocamente per la vera promozione della persona, sforzandosi di ridurre la povertà. Crediamo nella collaborazione tra differenti livelli e diversi gruppi di persone: lo stato non è il solo responsabile. L’unione fa la forza ed è meglio perdere il tesoro in denaro che il tesoro dell’amicizia. Il nostro grande desiderio è che i valori malgasci siano vissuti, perfezionati e messi in opera da coloro che ci governano a beneficio di tutti.”
I membri della Conferenza Episcopale del Madagascar esortano, infine, i fedeli cattolici ad approfondire l’insegnamento della Chiesa su queste tematiche anche attraverso lo studio dei due precedenti documenti dei Vescovi: “Lotta contro la corruzione” e “Fatevi carico delle questioni nazionali”.
(L.M.) (Agenzia Fides righe 39 parole 473)


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