EUROPA/ITALIA - LA SANITA’ RELIGIOSA SI CONFRONTA CON LE ISTITUZIONI: “OCCORRE UN NUOVO EQUILIBRIO TRA STATO, MERCATO E TERZO SETTORE” DICE IL PRESIDENTE DELL’ARIS FRA’ CICINELLI

martedì, 25 novembre 2003

Roma (Agenzia Fides) – Si sono aperte ieri a Roma, le celebrazioni per i 40 anni di attività dell’ARIS, l’Associazione Religiosa degli Istituti Socio-sanitari. Esponenti della Chiesa, del Governo e degli enti locali si sono riuniti per fare il punto su presente e futuro di quell’importante parte della sanità gestita dalle congregazioni religiose. Più che una cerimonia, quindi, l’occasione per elaborare ed esporre una piattaforma programmatica in grado di superare le difficoltà, le contraddizioni e le incognite del Sistema Sanitario Nazionale che gravano sulle oltre 300 strutture sanitarie e assistenziali aderenti all’Aris.
L’Associazione rappresenta una rilevante componente del mix pubblico-privato che opera all’insegna del non profit. All’Aris fanno capo strutture ospedaliere (istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, ospedali, presidi, case di cura) ed extraospedaliere (centri di riabilitazione, residenze sanitarie assistenziali, ecc). L’offerta globale è di oltre 40mila posti-letto (circa 16.500 nell’area ospedaliera e circa 24 mila in quella extraospedaliera). In tutte queste strutture, presenti sul territorio dell’intero Paese, operano 5.415 medici e 31.224 non medici.
“Questo quarantennale - ha dichiarato il Presidente dell’Aris, Fra Pietro Cicinelli - tutt’altro che costituire un traguardo, rappresenta un ulteriore punto di partenza per raccogliere le sfide che già si profilano all’orizzonte della sanità, in particolare di quella religiosa”.
Soffermandosi sul difficile momento economico, che frena lo sviluppo Paese e che Governo e amministrazioni locali devono fronteggiare anche con tagli nel settore sanitario e sociale, il Presidente dell’Aris ha affermato: “E’ proprio in momenti come questi che emerge tutta la spiritualità che anima le nostre strutture, capaci di andare avanti per amore della persona che si affida alle loro cure. E’ indispensabile trovare un nuovo equilibrio tra Stato, mercato e non profit, pensati come tre poli sinergici tra loro e con pari dignità”.
Il dibattito si conclude oggi con “L’impegno dello Stato, delle regioni e delle istituzioni nel Servizio Sanitario”. (AP) (25/11/2003 Agenzia Fides; Righe:30 Parole:332)


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