AFRICA/LIBERIA - LA CHIESA PER IL DISARMO DELLE MILIZIE LIBERIANE. ANCORA SCONTRI IN DIVERSE ZONE DEL PAESE

venerdì, 14 novembre 2003

Monrovia (Agenzia Fides)- La Chiesa cattolica della Liberia appoggia il processo di disarmo della milizie locali e per questo motivo, ha chiesto di essere rappresentata nell’ambito della Commissione nazionale di Disarmo, Smobilitazione e Reinserimento (DDR).
“La Chiesa ha già iniziato una compagna di sensibilizzazione su questo problema” dicono all’Agenzia Fides, le Missionarie della Consolata da Harbel, che si trova a 50 km a sud da Monrovia. “Domenica scorsa, 9 novembre, il parroco di Harbel durante l’omelia ha rivolto un appello ai giovani perché depongano le armi, sottolineando la necessità di porre fine alla violenza e di guardare al futuro. La forza di pace delle Nazioni Unite ha annunciato e che il 7 dicembre inizierà la raccolta delle armi”.
Il Consiglio delle Chiese della Liberia, ha pubblicato un comunicato che afferma la necessità di migliorare rapidamente la sicurezza nel paese perché la “pace è ancora fragile”. Si chiede inoltre al governo di transizione di Gyude Bryant di garantire il rispetto dello Stato di diritto, dei diritti umani, della trasparenza e del buon governo.
La pace appare in effetti debole come confermano a Fides le Missionarie della Consolata: “Tre giorni fa a Buchanan, a 90 km da Monrovia, si è consumata una dura battaglia tra i guerriglieri del MODEL (Movimento per la Democrazia in Liberia) e le forze ancora leali all’ex presidente Charles Taylor, almeno così diceva la radio. Alcuni abitanti della città invece hanno riferito alle nostre consorelle che operano nella missione locale che si è trattata di uno scontro interno al MODEL sulla distribuzione dei poveri beni razziati alla popolazione. Nel corso degli scontri sono stati rubati anche degli automezzi delle Organizzazioni Non Governative che aiutano gli abitanti della città. Adesso in città è ritornata la calma, ma la violenza può riesplodere all’improvviso, anche perché i ribelli del MODEL accusano i miliziani di Taylor di aver rapito 9 membri della loro organizzazione”.
“La situazione all’interno del paese è ancora peggiore” riferiscono le missionarie. “Tra le situazioni più difficile vi sono quelle delle regioni di Nimba e di Grand Gedeh, dove interi villaggi sono stati distrutti. Nella prima regione sono soprattutto gli appartenenti al MODEL a seminare morte e distruzione, mentre a Grand Gedeh è il LURD (Liberiani Uniti per la Riconciliazione e la Democrazia) a operare”.
Le Missionarie della Consolata continuano a prestare assistenza ai lebbrosi di Ganta (Nimba) nonostante la pericolosità della zona (vidi Fides 6/11/2003 http://www.fides.org/ita/news/2003/0311/06_1497.html). (L.M.) (Agenzia Fides 14/11/2003 righe 37 parole 420)


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