ASIA/FILIPPINE - NASCE L’ASSOCIAZIONE DEI RETTORI DEI SANTUARI DELL’ASIA: IL SANTUARIO AVAMPOSTO DELL’EVANGELIZZAZIONE E DELLA PROMOZIONE UMANA NEL VASTO CONTINENTE ASIATICO

giovedì, 30 ottobre 2003

Manila (Agenzia Fides) – “Noi, Rettori dei Santuari dell’Asia, riuniti a Makati, nelle Filippine, dal 20 al 25 ottobre, dopo la Giornata Missionaria Mondiale, nel XXV anniversario di Pontificato di Papa Giovanni Paolo II, abbiamo deciso di dare vita ad una Associazione per presentare e proclamare Gesù come dono ricevuto che deve essere anche condiviso”. Così afferma il comunicato redatto al termine del Primo Incontro dei Rettori dei Santuari dell’Asia, che ha riunito per la prima volta i rappresentanti di 51 Santuari di 14 nazioni asiatiche (Filippine, Bangladesh, India, Indonesia, Giappone, Kazakhstan, Corea, Macao, Malesia, Pakistan, Sri Lanka, Taiwan, Tailandia e Vietnam).
Il tema del Congresso - "Il Santuario, luogo di accoglienza e di incontro" – è stato scelto tenendo in considerazione l’Esortazione apostolica post-sinodale “Ecclesia in Asia” ed i numerosi documenti pastorali della FABC su questo tema. Organizzato dal Pontificio Consiglio per la Pastorale dei Migranti e degli Itineranti in collaborazione con la Commissione per la Pastorale della Mobilità Umana della Conferenza Episcopale delle Filippine, con il contributo dell'Associazione dei Rettori dei Santuari e Direttori dei Pellegrinaggi delle Filippine, il Congresso ha fatto emergere la grande vitalità dei Santuari in Asia, la loro attiva presenza nelle comunità cattoliche e soprattutto l'attrattiva che esercitano anche sui seguaci di altre religioni. Sono centinaia i santi asiatici, riconosciuti ufficialmente dalla Chiesa, per la maggior parte martiri, alla cui memoria sono dedicati molti Santuari meta di pellegrinaggi.
In un contesto così vasto e diversificato come l’Asia, dove convivono religioni e culture antichissime, il senso religioso è profondamente radicato nel contesto culturale, economico e socio-politico, e pone una sfida al Cristianesimo. Proprio l’aspetto dell’accoglienza di molte persone di altre religioni che trovano in essi un luogo di incontro e di pacifica convivenza, apre una nuova importante prospettiva per i Santuari dell’Asia, collocandoli in prima fila nella missione evangelizzatrice di quel Continente, dove i cattolici sono infima minoranza su oltre 3 miliardi di abitanti. “Come possiamo far sì che i nostri Santuari attraggano un numero maggiore di devoti asiatici a cui possiamo far conoscere e annunciare Cristo ed il suo Messaggio di salvezza ?” si chiedono i Rettori nel comunicato finale, ed esprimono l’impegno di esplorare le immense possibilità di inculturazione e dialogo, che scaturiscono da pellegrinaggi, incontri religiosi, celebrazioni liturgiche, manifestazioni della devozione popolare, assistenza caritativa, la stessa architettura delle chiese. “Raccogliamo la sfida di aprire vasti orizzonti al dialogo fra le culture e con gli altri gruppi religiosi, nella ferma speranza di arrivare all’autentica rivelazione di Cristo. Ribadiamo anche il nostro impegno a lavorare insieme per trovare soluzioni ispirate da Dio alla povertà che affligge molta gente in Asia, desiderosi di riaffermare la dignità della vita e di ogni persona umana.”
I Rettori hanno deciso di dare vita ad una Associazione dei Rettori dei Santuari nei singoli Paesi e nell’intero continente asiatico, al fine di contribuire con maggiore incisività all’evangelizzazione del continente attraverso l’attività dei Santuari. Il secondo Congresso dei Rettori dei Santuari dell’Asia si terrà in Kazakhstan nel 2005.
(S.L.) (Agenzia Fides 30/10/2003; Righe 39; Parole 511)


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