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Il mese di giugno è stato ricco di interventi particolarmente significativi del Santo Padre Benedetto XVI su temi fondamentali per la vita della Chiesa: dall’omelia per la festa del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo alle parole per la Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, dall’inaugurazione dell’annuale Convegno della Diocesi di Roma sul tema: “Gesù è il Signore. Educare alla fede, alla sequela, alla testimonianza” alla pubblicazione della lettera “ai Vescovi, ai presbiteri, alle persone consacrate e ai fedeli laici della Chiesa cattolica nella Repubblica Popolare Cinese”. Una lettera intensa e amorevole, ricca e di contenuti e spunti. Con essa Benedetto XVI ha voluto dare voce “ai sentimenti che, come Successore di Pietro e Pastore universale della Chiesa, nutro nei vostri confronti”. “Voi sapete bene - ha scritto il Pontefice - quanto siete presenti nel mio cuore e nella mia preghiera quotidiana e quanto è profondo il rapporto di comunione che ci unisce spiritualmente”. Pertanto il Santo Padre ha voluto far giungere le espressioni della Sua fraterna vicinanza. “Intensa - ha scritto - è la gioia per la vostra fedeltà a Cristo Signore e alla Chiesa, fedeltà che avete manifestato “a volte anche a prezzo di gravi sofferenze”, poiché “per Cristo vi è stato dato il dono non solo di credere in Lui, ma anche di patire per Lui”. Tuttavia - ha scritto ancora il Papa - “non manca la preoccupazione per alcuni importanti aspetti della vita ecclesiale nel vostro Paese”. E ancora: “Senza pretendere di trattare ogni particolare di complesse problematiche da voi ben conosciute, con questa Lettera vorrei offrire alcuni orientamenti in merito alla vita della Chiesa e all'opera di evangelizzazione in Cina, per aiutarvi a scoprire ciò che da voi vuole il Signore e Maestro, Gesù Cristo, la chiave, il centro e il fine di tutta la storia umana”.
