“LA BEATIFICAZIONE DI MADRE TERESA E’ UN SIGILLO DELLA SUA VITA DI SANTITÀ, IN INDIA È UN MODELLO PER I FEDELI DI TUTTE LE RELIGIONI”: INTERVISTA DELL’AGENZIA FIDES AL NEO CARDINALE TELESPHORE TOPPO, ARCIVESCOVO DI RANCHI

sabato, 18 ottobre 2003

Ranchi (Agenzia Fides) – “In India Madre Teresa è un modello per tutti. Lei ha amato, servito, rispettato le persone, senza alcuna discriminazione religiosa o di casta, perché tutte creature di Dio. Ha mostrato con la vita che tutti siamo figli di Dio e amati dal Signore, specialmente i più poveri. Da lei la gente ha imparato a vivere in pace e armonia”. Lo ha detto in un colloquio con l’Agenzia Fides l’Arcivescovo di Ranchi, Mons. Telesphore Toppo, creato di recente Cardinale da Giovanni Paolo II. In un’intervista all’Agenzia Fides, il Card. Toppo, che è anche Presidente della Conferenza Episcopale dei Vescovi di rito latino in India, parla dell’opera e del carisma di Madre Teresa secondo la percezione che ne ha la nazione indiana.

D. Madre Teresa era amata e stimata dal popolo indiano. Molti la riconoscevano come santa quando era ancora in vita. Cosa rappresenta oggi la religiosa per l’India?
R. Sì, era già riconosciuta come santa quando era in vita. Ora, mentre c’è la sua proclamazione ufficiale, c’è una sorta di sigillo sulla sua vita . Lei è un dono di Dio per la Chiesa e per il mondo. La gente la guarda come un modello. Anche coloro che la criticavano mentre era in vita, riconoscono oggi che la Madre è stata l’amore di Dio incarnato in un essere umano. E’ una grande gioia per noi vederla beata.

D. Cosa ha insegnato ai fedeli indiani Madre Teresa durante la sua vita trascorsa in India?
R. Madre Teresa ha amato Gesù e la Chiesa. Ho compreso questo di persona quando ho trascorso con lei una intera giornata. Ha amato Gesù Eucarestia e la Chiesa. L’amore a Gesù significa amare il suo corpo presente nei più poveri fra i poveri. Madre Teresa ha riconosciuto e vissuto il messaggio evangelico “Quello che farete a uno di questi piccoli l’avete fatto a me”, prediligendo i poveri, i malati terminali, i diseredati, i reietti. Madre Teresa ha riconosciuto e servito Gesù in loro.

D. Molte testimonianze da ogni parte del mondo raccontano che la figura di Madre Teresa è uno strumento reale di armonia interreligiosa...
R. L’India è un paese povero, in cui molte persone vivono al di sotto della soglia di povertà. Madre Teresa le ha amate, servite, rispettate, senza alcuna distinzione di etnia, provenienza, lingua, religione, casta, perché considerava ogni persona creatura di Dio. Lei ha mostrato con la vita che tutti siamo figli di Dio e amati da Dio, specialmente i più poveri. Nella tradizione indiana esiste la concezione di servizio all’umanità come opera di Dio: lei ha vissuto questa realtà nella sua vita. Per questo, nonostante alcune resistenze incontrate all’inizio del suo servizio, è stata apprezzata e amata dalla popolazione indiana di qualsiasi fede religiosa. Madre Teresa non è estranea al popolo indiano e si è immersa con umiltà nella nazione indiana. Da Lei la gente ha imparato a vivere in pace e armonia.

D. Spesso sentiamo episodi di tensione e violenza interreligiosa in India. Con la figura di Madre Teresa e con l’evento della beatificazione crede saranno possibili dei miglioramenti?
R. Non ci aspettiamo un miracolo: non potrà esserci un cambiamento improvviso, ma questo evento è opera di Dio e molti ascolteranno il messaggio di pace, armonia e sevizio all’umanità che ci ha lasciato Madre Teresa. Nella sua opera c’è un fortissimo messaggio di amore all’umanità e amore al popolo indiano. In questo periodo di tensione tutti possono imparare da lei e sono sicuro che ci aiuterà: ci sono già degli esempi. Il 19 ottobre in tutte le parrocchie si ricorderà la figura di Madre Teresa, e vi parteciperanno persone di tutte le religioni. Speriamo che il suo ricordo possa continuare a produrre frutti per l’armonia interreligiosa.

D. Madre Teresa ha lasciato orfanotrofi, case di accoglienza, case per malati terminali: la sua eredità è dunque viva e presente.
R. La Chiesa indiana ha iniziato dappertutto opere sanitarie, di educazione, assistenza e sviluppo. In tute le diocesi abbiamo attenzione speciale per l’apostolato sociale. Madre Teresa ha avuto il merito di riportare l’attenzione sul problema mondiale della povertà, non solo in India ma in tutto il pianeta. Noi cristiani dobbiamo imparare da lei ad amare Gesù presente nell’Eucarestia. Solo allora saremo capaci di riconoscere Cristo presente in mezzo a noi e nei poveri. Questo ha fatto Madre Tersa. Credo che l’ultima enciclica di Giovanni Paolo II Ecclesia de Eucharistia sia molto in sintonia con la vita della Madre, che traeva la sua forza proprio dall’adorazione a Gesù Eucarestia.
(PA) (Agenzia Fides 18/10/2003 lines 77 words 791)


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