EUROPA/UNGHERIA - Tante città unite verso un mondo unito: appuntamento al 2009 per mostrare una rete di città dove sono in atto frammenti di fraternità, è la consegna che ha concluso la manifestazione internazionale di Budapest promossa dal Movimento dei Focolari

lunedì, 18 settembre 2006

Budapest (Agenzia Fides) - Con una consegna impegnativa, proiettata al futuro, al 2009, si è conclusa la grande manifestazione che sabato 16 settembre ha visto convergere a Budapest più di 11.000 persone da 64 Paesi dei 5 continenti, per la Manifestazione internazionale promossa dal Movimento dei Focolari nel 50° anniversario dei tragici fatti di Ungheria. Lo scopo era mostrare l’impatto innovativo della fraternità nel mondo economico e della comunicazione, e i tentativi di risposta alla piaga diffusa della illegalità e della corruzione, e alla crisi della politica.
“Adesso la sfida passa ad ognuno di noi: i nostri Paesi, le nostre città ci aspettano!”, hanno annunciato Valeria Ronchetti e Giuseppe Di Giacomo, tra i più stretti collaboratori di Chiara Lubich. La consegna è attuare la fraternità per rinnovare le nostre città. “Chiara Lubich ha avuto un’idea: perché non collegare tra tre anni, in un preciso giorno del 2009, tutte le nostre città in una rete che mostri i tanti frammenti di fraternità realizzata ?”. Già la manifestazione ha un titolo: “Tante città unite verso il mondo unito”. Una proposta che è stata accolta con grande entusiasmo.
La giustizia, la comunicazione e la politica sono stati i temi al centro dell’ultima parte della manifestazione. Simone Borg, docente di diritto internazionale all’Università di Lovanio, in Belgio, ha affermato: la giustizia non è solo repressione. Il senso della fraternità sollecita a farsi carico delle situazioni di sofferenza sociale, adoperarsi per eliminarne le cause, non tacere davanti alle ingiustizie. Marisa Gentiletti, argentina, madre di due figli, ha visto improvvisamente scomparire il nipotino di 8 anni. In un Paese dove è in atto un vuoto legale che non garantisce l’immediato intervento della polizia, Marisa ha messo in moto una vasta campagna di coscientizzazione ed iniziative concrete in difesa dei minori che hanno investito opinione pubblica, istituzioni e polizia.
Un’altra sfida: quella della comunicazione. Fraternità, in questo campo cruciale, significa un modello di comunicazione che ha come obiettivo il mondo unito. Il presupposto è il valore della dignità umana; il metodo è il dialogo, la regola è l'amore, che può trasformare radicalmente la comunicazione. Questi alcuni tratti delineati da Manuel Bru, docente presso l'Università San Pablo - CEU di Madrid, Spagna.
La fraternità apre un nuovo orizzonte anche al mondo della politica, con l’esperienza del Movimento politico per l’unità (Mppu), oggi presente in 15 Paesi. E’ stato definito “un laboratorio internazionale di lavoro politico comune, tra cittadini, funzionari, studiosi, politici impegnati a vari livelli, di ispirazioni e partiti diversi, che mettono la fraternità a base della loro vita”. Lucia Fronza Crepaz, Presidente del Mppu, ha illustrato scopi e concretizzazioni. “Scegliere la fraternità universale come categoria politica - ha detto - vuol dire avere il coraggio di andare alla radice della crisi che investe oggi la politica”.
Da questa città di Budapest, che nel ’56 aveva vissuto ore drammatiche segnate dalla violenza, a distanza di 50 anni parte un nuovo impulso di rinnovamento, di fraternità, di speranza che si irradierà nelle centinaia di città dei 5 continenti. (S.L.) (Agenzia Fides 18/9/2006, righe 36, parole 506)


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