ASIA/COREA DEL SUD - LA CHIESA COREANA PROMUOVE LE COMUNITÀ ECCLESIALI DI BASE COME STRUMENTO PER EVANGELIZZARE, RIPARTENDO DALLA PAROLA DI DIO E DALLA VITA IN COMUNE

giovedì, 11 settembre 2003

Seul (Agenzia Fides) – Promuovere le Comunità Ecclesiali di Base (CEB) in Corea, come mezzo di evangelizzazione dei laici e delle famiglie: è l’intenzione di alcuni Vescovi coreani, che hanno invitato di recente in Corea alcuni sacerdoti e laici provenienti da diversi paesi del mondo per spiegarne la struttura, la spiritualità e il funzionamento.
“Quando la gente mi chiede perchè abbiamo bisogno delle Comunità Ecclesiali di Base la mia risposta è: perchè è un modo efficace, secondo la mia esperienza, di comunicare l’amore di Dio ai nostri vicini. Non dovremmo mai dimenticare la dimensione comunitaria della Salvezza”, ha detto padre Arthur, della diocesi di Mangalore, in India, invitato dai Vescovi coreani.
“Molti laici pensano oggi che il lavoro di evangelizzazione non li riguardi ma che sia appannaggio di clero e religiosi. Questa convinzione è errata. Tutti siamo chiamati ad annunciare il Vangelo e le CEB sono una valida modalità per realizzare questa missione che Dio ci ha affidato”, ha detto p. Arthur che segue l’esperienza delle CEB in India.
Il sacerdote ha spiegato i pilastri del cammino delle CEB: condivisione della Parola di Dio, approfondimento dell’insegnamento della Chiesa; incontro con il prossimo per sviluppare una profonda comunione. “Spesso viviamo la vita cristiana in modo individuale: invece è attraverso l’incontro, l’amore, la condivisione che possiamo crescere nella fede: a realizzare questo scopo contribuiscono le CEB”, ha affermato.
“Quello che desideriamo è rivitalizzare le comunità cristiane ripartendo dalla Parola di Dio e dalla vita in comune”, ha spiegato Mons. Peter Kang U-il, Vescovo di Jeju, che è nel gruppo di Vescovi che hanno chiamato p. Arthur per promuovere la diffusione delle CEB in Corea.
(PA) (Agenzia Fides 11/9/2003 lines 30 words 287)


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