Organo di informazione delle Pontificie Opere Missionarie dal 1927
Brazzaville (Agenzia Fides)- Le religiose intervengono nella grave crisi idrica di Pointe-Noire, nella Repubblica del Congo (Congo Brazzaville). Secondo quanto riferisce il giornale cattolico di Brazzaville “La Semaine Africaine”.
L’Unione diocesana delle Superiori Religiose di Pointe-Noire, il polo economico e la seconda città del Paese, hanno presentato alle autorità locali un rapporto di 20 pagine sulla mancanza di acqua.
Nel documento, che è stato presentato alla presenza del Vescovo di Pointe-Noire, Mons. Jean-Claude Makaya Loemba, le religiose chiedono, in primo luogo, la rapida costruzione di almeno 6 nuovi pozzi. Si chiede inoltre la protezione dei pozzi esistenti e delle altre opere idriche contro furti e danneggiamenti, garantendo una migliore manutenzione di queste strutture.
Sul lungo termine, le religiose invocano la costruzione di due nuovi stabilimenti per il trattamento delle acque per risolvere definitivamente i problemi idrici della città. Le religiose fanno appello ai donatori internazionali perché considerino l’accesso all’acqua potabile come la prima condizione per combattere la povertà, come previsto da diversi programmi di cooperazione bilaterale e multilaterale.
L’Unione diocesana delle Superiori Religiose fa appello costantemente alle società petrolifere presenti a Pointe-Noire, perché offrano sostegno allo sviluppo della popolazione locale. Pointe-Noire è infatti il luogo dove sono concentrate le multinazionali del petrolio, che viene estratto da giacimenti situati in mare (“off-shore”)
Le testimonianza raccolte nel dossier delle religiose dimostrano che nei quartieri di Pointe-Noire l’acqua non esce dai rubinetti da decenni. In alcuni quartieri, vi sono abitati costretti a raccogliere pazientemente di notte quel poco di acqua che scorga dai rubinetti per utilizzarla durante il giorno. (L.M.) (Agenzia Fides 20/6/2006 righe 28 parole 277)
