AMERICA/VENEZUELA - La Chiesa chiede al governo il rispetto dei valori trascendenti e spirituali nell'educazione e di garantire alle famiglie che i loro figli possano ricevere una educazione religiosa

martedì, 20 giugno 2006

Caracas (Agenzia Fides) - Il Cardinale Jorge Urosa Savino, Arcivescovo di Caracas, insieme a Mons. Angel Divassón, Vescovo di Puerto Ayacucho e Presidente della Commissione Episcopale per l’Educazione, hanno consegnato al Governo venezuelano un documento con i cambiamenti che sollecitano nella redazione della Nuova Legge Organica dell’Educazione perché siano garantiti i diritti basilari degli alunni nel campo educativo. Le modifiche sollecitate si riferiscono alla concezione di “educazione laica”, affinché si differenzi “dall'educazione atea”, aggiungendo “il rispetto per i valori trascendenti e spirituali” e garantendo alle famiglie l’adempimento del diritto umano e costituzionale che i figli ricevano l’educazione religiosa come parte del curriculum scolastico.
Tra le altre cose, la Chiesa chiede: di rettificare il concetto di Stato Docente dando alla famiglia il posto prioritario nell'educazione dei figli, di garantire la libertà di insegnamento e di scelta della scuola compreso il sussidio dello Stato all'educazione di qualità, di definire con esattezza il ruolo delle comunità organizzate all’interno delle comunità educative, di eliminare la proposta unica di organizzazione degli alunni a tutti i livelli e modalità.
La Conferenza Episcopale Venezuelana, attraverso il suo Vicepresidente l’Arcivescovo Roberto Lückert León, aveva già chiesto in precedenza al governo di rispettare l'educazione religiosa scolastica e ha respinto le proposte di annullamento della stessa presentate nella nuova bozza di legge. Mons. Roberto Lückert ha ricordato che "i programmi di educazione religiosa scolastici sono a sostegno dell'azione educativa dei genitori" ed ha affermato che la proposta del Governo cerca di restringere la formazione ai valori religiosi solo all'ambito della famiglia. A marzo la Conferenza Episcopale aveva emesso un comunicato sulla polemica che sta suscitando la proposta della nuova Legge sull’Educazione, ricordando che "lo Stato ha l'obbligo di facilitare la conoscenza e la libera pratica della religione che, in coscienza, i cittadini vogliano professare" (vedi Fides 13/3/2006). (R.G.) (Agenzia Fides 20/6/2006; righe 24, parole 305)


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